Se c'é una cosa che proprio
non riesco a sopportare è... l'ipocrisia di alcuni miei conoscenti (incluso
quel signore che la mattina, facendomi la barba, vedo per alcuni minuti nello
specchio).
Per anni si augura a qualcuno
il peggio che si possa mentalmente concepire (una morte atroce, un brutto handicap permanente, un tumore e via dicendo).
Poi, di colpo, quasi
certamente perché Dio s'é scocciato delle varie richieste (... preghiere?)
spesso giustamente giunte al suo orecchio e spesso da un numero indefinito di
persone... miracolo... si avvera il tutto ed anche nel modo più impensabile
possibile.
Ed ecco allora che ci si
mette una mano sul cuore (o semplicemente una parola di rito sulle labbra) e si
grida ai quattro venti: poverino!
Poverino? ... ma allora sono
proprio scemo o semplicemente falso?
E allora? ... allora cerco di
ricordare il perché in altri tempi a questo o a quel caro gli avessi augurato
tutto il bene di questo mondo e... si, mi spiace ma... se l'è proprio meritata.
Amo la mia ipocrisia e questa
notte prima di addormentarmi reciterò l'ennesima preghiera affinché lo stesso
ritorni come prima, se handicappato, o ritorni in vita, se finito
prematuramente all'altro mondo.
... subito dopo essermi
gustato un buon film pornografico in TV... però!
... e tu, che ipocrita non
sei, vuoi essermi d'amabile compagnia?
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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