SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: … si fa presto a dire fresa. (3)

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lunedì 28 luglio 2014

… si fa presto a dire fresa. (3)

... il giorno della "SAGRA DELLA FRESA SANTUFILISE" (ovvero il 22 Agosto 2014) si avvicina. Con ospiti di riguardo e con tanta voglia di stare assieme. E' quasi completato anche il tavolo della presidenza del convegno. Tra gli altri ci saranno la dottoressa Rosanna Labonia, lo chef Mario Molinaro, lo scrittore Anton Francesco Milicia e l'artista Pietro De Seta. E ci saremo anche noi dell'Associazione culturale "Universitas Sancti Felicis" di San Fili.
Tu... sarai dei nostri?
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La fresa? … se dovessimo definirla con un concetto legato al latte immesso in commercio diremmo sicurante “pane parzialmente scremato (deumidificato o essiccato) a lunga conservazione”.
Inutile dire però che, così come il latte succitato, anche la fresa, in particolare la classica calabrese (ovvero quella ottenuta con farina di grano duro tipo “O” o rimacinata, sale, lievito madre e acqua delle nostre - una volta - stupende sorgive naturali), è decisamente molto di più. In alcuni casi è… vera e propria poesia.
Vi è mai capitato di passare nei pressi di un forno, magari un forno a legna, dove in quel particolare momento venivano sfornate delle fragranti frese? … credetemi: a me che è capitato preferisco non farmi ritornare in mente quel delizioso profumo che invadeva le mie sensibili narici invitando vigliaccamente tutto il mio essere ad entrare nell’antro del dio fornaio e rubargli sull’istante un prezioso pezzo del suo tesoro.
Quella fresa l’avrei mangiata sull’istante, continuando la mia passeggiata, senza neanche l’accortezza d’andarla a bagnare e/o a condire con gli altrettanto buoni e profumati prodotti della nostra terra: l’olio d’oliva, l’origano, l’aceto ed una bella spolverata di trito d’aglio. Quest’ultimo, ovviamente, a chi piace. E a me… piace!
… ecco, come volevasi dimostrare: drogato da questi ricordi me la sento già scricchiolare saporitamente sotto i denti, l’ancor tiepida fresa appena uscita dal forno. Me la sento sciogliersi nell’abbondante saliva che hanno messo in moto le mie traditrici assassine papille gustative. Esco, vado a farmi una dose.
E invece no, non esco perché ho intenzione di terminare al più presto questo pezzo: soffro in silenzio.
La fresa nasce, come variante del pane, proprio per essere un prodotto alimentare a lunga conservazione e nel Meridione d’Italia era uno dei principali alimenti di scorta per le navi e quindi utilissimo per i naviganti che dovevano affrontare lunghi viaggi e quindi erano nell’impossibilità di garantirsi prodotti farinacei freschi o pasti alternativi.
La fresa, opportunamente conservata - magari ‘mpicata a na canna - può benissimo essere consumata dopo mesi dalla sua produzione. E’ difficile che vada subito, ovvero nel giro di poche settimane, a male.
Storicamente la troviamo in grandi quantità stivata nelle navi che dalla Puglia e da qualche altra regione Meridionale imbarcavano i Crociati diretti in Terrasanta fiduciosi d’andare a liberare il Santo Sepolcro dagli infedeli mussulmani o quantomeno, perdendo nell’impresa la propria vita, di finire dritti dritti nelle amorevoli braccia del Signore a godere a priori dei frutti del Paradiso. Siamo agli inizi del Secondo Millennio (tra il 1000 ed il 1300 d.C.).
Non ci crederete ma proprio per questo, in particolare nella regione italiana famosa per le orecchiette, o per i mangialumache, la fresa, o frisella (meglio friseddhra),  è anche conosciuta con il nome di “pane dei Crociati”.
La fresa dopotutto era, e resta, un alimento nutriente e per renderlo immediatamente commestibile anche ad un soggetto magari privo di denti… basta immergerla in un po’ d’acqua. E se l’acqua è anche acqua di mare nell’azione si evita anche il gravoso compito di condirla con del sale.
Dai colonizzatori greci, fondatori della Magna Grecia, ai Crociati per finire ai nostri padri: contadini e non. Ossia dal Seicento/Quattrocento avanti Cristo fino a poco prima dei nostri giorni: tutto è cambiato sulle nostre tavole e nei nostri ricordi tranne - tra i suoi alti ed i suoi bassi - la presenza quasi costante della fresa sulle nostre tavole. Ed oggi più che mai la classica fresa sembra riuscire a guadagnare sempre più notevoli spazi negli scaffali dei negozi di generi alimentari.
(continua).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.

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