Riporto alcuni post pubblicati giorno 2 novembre 2013 (appunto
nella tradizionale ricorrenza del giorno dei morti) nel mio spazio Facebook.
Sperando di far cosa gradita anche ai miei lettori del
“San Fili by Pietro Perri Blog”.
* * *
Stamane (sabato 2 novembre
2013) non ho potuto fare a meno di fare un salto al cimitero - quello di San
Fili - a salutare mio padre... passato a miglior vita esattamente dieci anni
orsono: aveva 85 anni e credo se ne sia andato in pace con il mondo... persino
con me!
Sono andato quasi a mani
vuote: portavo con me solo un garofano rosso... rubato al balcone di casa: non
un lumino né un mazzo di fiori!
Era un garofano strappato ad
una pianticina piantata tanti e tanti anni addietro proprio da mio padre: amava
le piante ed amava i fiori... mio padre.
Mio padre conosceva il valore
della vita: non c'é vita senza amore per ciò che ci circonda e sopratutto per
ciò che vive (siano essi uomini, animali o semplici piante) intorno a noi.
Grazie, Salvatore, per avermi
dato la vita, per aver diviso con me parte del tuo percorso terreno e
sopratutto... per aver lasciato ricordi indelebili nella mia mente.
By Pietro Perri.
.^.
Stamane (sabato 2 novembre
2013) non ho potuto fare a meno di fare un salto al cimitero - quello di San
Fili - a salutare i miei cari e non solo quelli: ho salutato mio padre, i miei
nonni materni, il mio nonno paterno (mai conosciuto se non in foto) ed un mio
fratello che qualcuno mi ha detto sia venuto al mondo ed abbia lasciato il
mondo prima che io possa essermene reso conto: il 1963 avevo appena due anni...
Francesco... 6.
Ho salutato l'ex Direttore
Didattico delle Scuole Elementari di San Fili ovvero il professor Goffredo Iusi
(vero maestro di vita per chi l'ha conosciuto) ed ho anche salutato tanti volti
che pur avendo segnato il mio passato, il mio presente ed il mio futuro...
quasi sempre spariscono dalla mia mente per comparirvi in modo dirompente
quando sfoglio il mio archivio fotografico o quando passeggio tra i sentieri
obbligati... del cimitero di San Fili.
Non ho salutato mia nonna
paterna: non l'ho mai conosciuta (neanche in foto) e mi sforzo di saperla
all'interno di una tomba in cui sulla cui lapide non è segnalata neanche la sua
presenza mortale.
... che solitudine...
all'interno del cimitero di San Fili: che... silenzio assordante, anche quando
ti saluti con qualcuno con cui hai involontariamente incrociato i tuoi passi.
By Pietro Perri.
.^.
Stamane (sabato 2 novembre
2013) non ho potuto fare a meno di fare un salto al cimitero - quello di San
Fili - a salutare i miei cari e non solo quelli.
Quando stavo per finire il
mio consueto (seppur veloce in questo caso) giro tra parenti, amici e semplici
conoscenti passati a miglior vita... m'imbatto nell'amico Riccardo (vivo...
almeno lui) ovvero il bravo (e non dico ciò per farmi la piazza) attuale
custode cimiteriale.
Riccardo è uno che tiene - da
sempre - al proprio lavoro: un lavoro svolto con passione e con dedizione...
verso i suoi assistiti.
Riccardo è, a suo modo, un
simpaticone: arriva a definire il cimitero di San Fili una città dove lui è il
sindaco... eletto all'unanimità dai residenti non per votazione, non per alzata
di mano, non per acclamazione... ma per significativo silenzio.
Riccardo ama dire che i suoi
amministrati sono felicissimi del suo modo di amministrare: non si lamenta
nessuno, neanche quando lui dice agli stessi... "Se qualcuno ha qualcosa
da dire, la dica!". Tutti... zitti!
Con Riccardo è bello anche
accorgersi di aver utilizzato un termine sbagliato che - ovviamente - non si
può fare a meno di ritrattare o correggere nel men che non si dica: sia quanto
si è di passaggio nel suo regno che quando l'incontri lungo corso XX
Settembre... a San Fili. Come, ad esempio, quella volta gli dissi:
"Ricca', ricordati di me!" ... meglio evitare... un suo ricordo:
lassù potrebbero prenderla in un verso diverso da quello che ci eravamo
proposti nel porre quell'affermazione al nostro caro interlocutore.
Stamane, dicevo, quando stavo
per finire il mio consueto (seppur veloce in questo caso) giro tra parenti,
amici e semplici conoscenti passati a miglior vita... m'imbatto nell'amico
Riccardo (vivo... almeno lui) ovvero il bravo (e non dico ciò per farmi la
piazza) attuale custode cimiteriale.
Lo saluto com'é nel mio
solito: l'educazione innanzitutto... specie in un luogo dove tanti occhi
(magari da semplici foto) sono puntati verso di te. E lui, rispondendo al mio
saluto, non poté fare a meno di dire: "Ciao Pietro... te ne vai?"
Ed io di rimbrotto:
"Scusa Ricca'... ma tu cchi vorra?... ca cce restassi, ‘ntru cimiteru?"
By Pietro Perri.
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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