SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: gennaio 2012

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

martedì 24 gennaio 2012

San Fili… un salto non programmato nei pressi della ex (?) discarica del Fiego.

Era domenica… domenica 15 gennaio 2012.
Era domenica ed erano all’incirca le 12 e 30 di mattina (anche perché se fossero state di sera e/o di notte… non avrei scritto che erano le 12 e 30 ma avrei tutt’al più scritto che erano le 24 e 30 di domenica ovvero le 00 e 30 di lunedì).
Mi ero appena congedato dagli amici con cui avevo diviso una bella vasca (alias passeggiata) lungo tutto corso XX Settembre (… a San Fili) e con i quali mi ero brevemente trattenuto (discorrendo del più e del meno… più del meno - grazie al Governo italiano ed all’Amministrazione comunale in carica - in questo periodo che del più) e, salito in macchina, invece di prendere la strada che mi conduceva a casa da mia moglie… decisi di proseguire verso l’imbocco della vecchia SS107 (la strada che conduce al valico Crocetta e dalla quale, giunti in tale punto, si discende, tramite “a palummara” verso la cittadina di Paola) dove, imboccati due o tre tornanti, avrei potuto dar sfogo, non visto, a qualche impellente istinto primordiale.
La “telefonata urbana” (leggasi “pisciata”) che da qualche decina di minuti a quella parte iniziava sempre più insistentemente a ricordarmi la sua necessità di lasciare il mio corpo… ormai non mi data più spazio d’agire diversamente: o pisciavo (potrei benissimo dire) o mi sarei letteralmente pisciato addosso.
Inutile dire che scelsi (più che giustamente) la prima ipotesi.
Ovviamente, da soggetto civile quale sono… non potevo farla in un angoletto nascosto del centro abitato di San Fili né me la sentivo di chiedere a qualche barista con il locale ancora aperto (ammesso e non concesso che ce ne fossero quella mattina, in piazza San Giovanni a San Fili - aperti in circolazione) se potevo sfruttare i servizi igienici presenti nel locale stesso. Chiedere un tale piacere, senza nel contempo ordinare niente in quando non mi andava di ingurgitare niente in quell’occasione… mi sembrava come rubare loro (o lui) qualcosa.
Imboccai quindi la salita verso il valico Crocetta e, guidando, guardando a destra ed a sinistra (se davanti a me c’era qualcuno… sicuramente l’avrei messo sotto… impegnato com’ero a guardare a destra ed a sinistra) alla ricerca di un punto in cui avrei potuto fare la mia “telefonata urbana” (rileggasi “pisciata”) lontano dalla vista di occhi indiscreti… almeno umani!
… lontano dalla vista di occhi indiscreti… almeno umani! … perché non immaginate quanti occhi indiscreti possano esserci in giro in qualsiasi momento (intenti ad osservarvi con chissà quali intenzioni non sempre umanamente concepibili) in circolazione.
Fermai la macchina (la mia Yaris now rossa Ferrari… purtroppo non sono annoverabile tra quei miei compaesani che possono permettersi - e magari neanche lo fanno - una Ferrari now colore Yaris) nel punto in cui la strada presenta una biforcazione (bivio) in cui andando dritti si prosegue verso il valico Crocetta e svoltando verso destra si accede al piazzale dove una volta si svuotavano i camion carichi dell’immondizia dei sanfilesi residenti. Ero giunto, in pratica, alla cosiddetta “curva d’u Fiegu” dove appunto si trovava, poco oltre, la dismessa (ma sarà stata poi veramente dismessa?) discarica abusiva… “du Fiegu”.
Mi fermai, dicevo, con la macchina, proprio all’imbocco della strada (non asfaltata) che porta alla vecchia discarica del Fiego e, quivi (credevo non visto) detti adito ai miei istinti primordiali.
… che goduria! … che rilassamento divino!
Non avevo avuto neanche il tempo di guardarmi bene intorno e di vedere… se c’era qualcuno intento a vedere il sottoscritto. E qualcuno c’era!
Mi accorsi troppo tardi dell'ingombrante presenza che dall'alto del suo punto d'osservazione sembrava consigliarmi (col suo assordante silenzio) di essere un po' più civile verso lui e verso l'ambiente circostante.
Che stupendo cane e che portamento nobiliare… dubito fosse stato sempre un bastardo (… un cane abbandonato?) e forse non lo era neanche adesso. Oltretutto se bastardi ci fossero stati nella sua vita… quelli sicuramente sono i suoi ex proprietari.
Non potei fare a meno di fotografarlo!
... era bello... bellissimo quello stupendo animale che osservava dall'alto del suo punto d'osservazione il sottoscritto dar sfogo ai suoi più bassi istinti (diciamo... a metà altezza, non proprio bassi... dopotutto era solo una... “telefonata urbana” - leggasi “pisciata”) primordiali.
Un po' meno belli erano tutti quei copertoni (ovviamente usati) accatastati al limite di quel sentiero a strapiombo.
… perché di sentiero a strapiombo si trattava: nella zona sottostante mi trovavo io... all'altro capo si trovava il mio… contemplatore solitario.
Chissà se contemplava proprio me o, decisamente affamato, l'innominabile (umano?) volatile che in quello stesso momento stavo riponendo nella sua... accogliente gabbietta.
Chissà chi aveva riposto in quel punto (proprio in quel punto) quei copertoni e chissà se li avrei ritrovati lì anche domenica prossima (giorno in cui ci avrei fatto un salto anche se non avessi avuto necessità di rifare alcuna “telefonata urbana”… si, domenica 22 gennaio 2012… c’erano ancora).
Ovviamente per terra, in quel piccolo e per niente pulito piazzaletto, non c’erano solo quei copertoni ma anche sacchi d’immondizia, immondizia varia e persino dei rami (appena tagliati… e dire che siamo ben distanti dal periodo pasquale) di alcune palme.
… una vera e propria discarica a cielo aperto.
‎... anche questo, oggi, è San Fili. Anche questo, oggi... sono Cosenza e la Calabria!
... alla mia destra (alla sinistra avevo la pila di copertoni ed il cane che mi guardava dall'altro... sono pochi i cani che ti guardano dall'alto... gli umani - cani - ti guardano normalmente o al pari o dal basso) osservai la sbarra che impediva il passaggio ai mezzi... alla zona in cui una volta San Fili vantava la propria... discarica comunale (una vera fabbrica di diossina a basso costo e a grande impatto ambientale... forse anche da questo dipende l'insorgere di qualche tumori di cui sono state ignare vittime alcuni miei compaesani).
La sbarra era bloccata con un lucchetto opportunamente chiuso.
Strano come, al di sotto della sbarra... si notavano chiaramente i segni del passaggio decisamente recente di qualche mezzo di locomozione. Strano in quanto... era domenica mattina e tale zona dovrebbe essere stata vietata a tutti... vista la pericolosità della stessa per la salute degli avventori. Ma siamo a San Fili... nella provincia di Cosenza... in Calabria!
… alla faccia della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani ed alla faccia, soprattutto, delle locali sezioni di guardie ecozoofile (a queste ultime, personalmente, pagherei volentieri, con i soldi della Comunità ovviamente, una visita oculistica… visto che spesso e volentieri tutto vedono tranne ciò per cui sono, per statuto, obbligate a vedere… ma forse, appunto, è solo un problema di difetto visivo… e di ciò, purtroppo, gli interessati sembra ne siano tutt’altro che coscienti… almeno a San Fili).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

sabato 14 gennaio 2012

Natale 2011? … un’altra occasione perduta per San Fili ed i Sanfilesi. Di Pietro Perri.

Dal “Notiziario Sanfilese” del mese di Gennaio 2011. Articolo ovviamente a firma di Pietro Perri.
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Avrebbe potuto essere un Natale diverso, quello di quest’anno, per San Fili e per i Sanfilesi. Un Natale di rilancio e di una nuova ritrovata voglia di stare e lavorare assieme, in particolare le Associazioni culturali e non operanti all’interno del paese, per il rilancio dell’immagine della nostra stupenda, almeno sulla carta, cittadina.
Invece, come da copione (che tra l’altro peggiora di anno in anno da qualche decennio a questa parte), ecco ritrovarci a vivere un paese senza senso e senza la benché minima speranza di prospettive future.
A fare in modo di vivere un periodo natalizio diverso alla nostra comunità (e soprattutto ai nostri operatori del commercio) non sono serviti a niente neanche la realizzazione di ben due presepi artistici: uno realizzato da una Associazione locale particolarmente dedita ad opere di questo genere ed uno ad opera di alcuni privati cittadini (personalmente ho visitato solo quest’ultimo… si trovava in un edificio lungo corso XX Settembre).
Quello che è mancato anche quest’anno ed anche in questo particolare periodo a San Fili ed ai Sanfilesi è stato il visitatore esterno.
San Fili, malgrado la sua ottimale posizione geografica e strutturalmente strategica (quindi facilissima da raggiungere da ogni parte importante della provincia) continua a non offrire niente di particolarmente allettante persino al classico turismo tocca e fuggi.
Sarà la crisi? … se è così la crisi per San Fili ed i Sanfilesi sicuramente non è legata ai problemi elargitici dall’avvento dell’euro e dall’entrata in Europa ma è una crisi che ormai rischia di perdersi nella notte dei tempi… almeno dalla prima metà degli anni Ottanta.
Quest’anno San Fili ha registrato pochissimi turisti e, soprattutto rientri, nel periodo estivo, di emigrati d’origine sanfilese.
Ma, detto onestamente, perché un cosentino o un turista per caso dovrebbe venire a San Fili? … difficile rispondere a questa domanda. Forse è proprio per questo che chi è deputato a porsela (ovvero gli amministratori locali) è da tempo che hanno rinunciato a porsela.
Difficile? … per niente, in quanto governare un paese come San Fili dove ci si conosce uno per uno (dopotutto non siamo neanche 3000 anime) dovrebbe essere di una semplicità estrema. E allora… dov’è il problema? … come mai, a San Fili, non si riesce a rimettere in moto nel modo giusto l’ingranaggio? E soprattutto: chi ha interesse al fatto che a San Fili nulla cambi in meglio ed anzi il tutto peggiori?
Avrebbe potuto essere un Natale diverso, per San Fili ed i Sanfilesi, quello che ci siamo appena lasciati alle spalle. Avrebbe potuto essere il punto di svolta ed invece… rieccoci qua… intenti a registrare l’ennesima occasione perduta.
Avrebbe potuto essere il primo anno in cui si sarebbe dato vita alla cosiddetta “via dei presepi” che avrebbe riportato in auge (non solo sulla cronaca nera provinciale) il nome del nostro amato/odiato paesino.
Che bello il progetto “San Fili… la via dei presepi”. E’ da anni che ne parliamo… invano… anche noi dell’Associazione culturale “Universitas Sancti Felicis”. E quest’anno, dopo ben sei anni d’invadente presenza natalizia, anche noi abbiamo deciso di non esserci.
Da non credere: persino il falò della notte di capodanno quest’anno non è stato acceso né in piazza san Giovanni né in piazza Giuseppe Miniaci alla frazione Bucita.
Sarà diverso il Natale del 2012? … non credo!
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… un caro abbraccio dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /Pietro!

domenica 8 gennaio 2012

Paccarazione! ... by Chiacchiara (alias don Giovanni Gentile)... santufilise.

Oggi, giusto per non lasciarti proprio a bocca asciutta unico amico lettore che mi sei rimasto (Sanfilese o no… chi può dirlo se non tu?), voglio regalarti una poesia… non mia. Una poesia di un certo “Chiacchiara” alias “don Giovanni Gentile”… Sanfilese doc vissuto tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX.
Il “don” di “don Giovanni Gentile” sta a significare, inutile che fai battute di quart’ordine, che era un prete (… più dedito ad imbracciar il fucile da caccia che il libro del Nuovo o del Vecchio Testamento… qualcuno ha affermato).
Specifico ciò perché come tu ben sai il “don” dalle nostre parti si da’… ari prieviti ed ari curnuti.
“Chiacchiara”, sempre secondo le male lingue, “prievite c’era veramente… e curnuti n’à fatti tanti!”
La poesia che ti voglio regalare è… “Paccarazione!”.
Paccarazione… ovvero “miseria”, “povertà”!
A volte si sente dire dai nostri anziani “na vota era miegliu: c’era cchiu povertà, ma c’era puru rispiettu, onestà, fratellanza, amicizia vera… si ‘ncunu avia na cosa, u vicinu n’avia a parte”. 
Chiacchiera ci mostra ben altra realtà per quanto riguarda gli inizi del XX secolo: i poveri sono e restano poveri, i ricchi sono e restano ricchi.
I ricchi sono più poveri dei poveri nel momento in cui devono aprire la loro borsa per aiutare i poveri: “i ricchi faû li stritti”.
E allora, visto che nove volte su dieci i ricchi sono tali in quanto riescono ad appropriarsi più o meno legalmente dei beni dei ceti economicamente medio bassi… ossia nostri, cosa dovremmo fare per dargli una volta per tutte una bella lezione?

Cari amici ‘mpezzentiti
Cussi avanti ‘un si pò jire;
‘Ncuna cosa, si l’aviti,
Vi consigliu a la vinnire.

Saremo, non avendo capitali su cui pagare le tasse o immobili che possano essere sequestrati con leggi capestro, dei falliti… e con i fessi, questa volta falliranno anche i furbi: i politici più o meno improvvisati ed i possessori di grandi ricchezze.
Fateci un pensierino sopra: senza proprietà oggi non pagheremmo certamente ICI, Irpef, spazzatura, acqua... e via dicendo. Senza macchina non pagheremmo bollo di circolazione, assicurazione, revisione e chi più ne ha più ne metta. Senza televisore addio al canone... e a quel paese tutti quanti!
Secondo voi, senza soldi da poter spillare ai cittadini, ci sarebbe qualcuno disposto a fare il sindaco o l’amministratore di un qualsiasi comune?
… è cambiata qualcosa da allora?
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E’ ‘nu fattu generale:
Simu gente paccariata
Nud’avimu mancu sale
Ppe cunzare ‘na ‘nzalata.

Si addimmanni lu dutture,
Chi va miedica la gente,
Ti rispunne ccu dulure:
«Nun guadagnu nente, nente!»

Si addimmanni l’avucatu,
chi difenne ‘n Tribunale
Ti rispunne: “Dispiratu
Vaju frugnu a ru spitale.

E speziali ccu varvieri
E scarpari e faligname,
E furgiari e custulieri
Si ne morenu de fame.

De studienti nun parlamu
Ca crepati de le rise:
Certe vôte ni ‘mpignamu
Livri scarpe ccu cammise.

Quasi tutti simu affritti
De sta brutta malatia…
E li ricchi faû li stritti:
Oh cchi vera tirannia!

Ogne juornu inchje le vozza
Lu riccune vacabunnu:
E la sira va ‘ncarrozza!
Già ppe chissu fa lu munnu!

E nui carrichi di pisi
Cumu fuossimu Quintieri,
Si ‘un pagamu ogne dui misi
Ni sequestrû ccu lu scieri.

Cari amici ‘mpezzentiti
Cussi avanti ‘un si po’ jire;
‘Ncuna cosa, si l’aviti,
Vi consigliu a la vinnire.

E ud’aviennu ‘nu turnise
(Vi lu dicu ‘ncunfidenza)
Li mannamu a ru paise,
Dichiarannu la fallenza.
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… un caro abbraccio dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace.

venerdì 6 gennaio 2012

Anche a San Fili... c'era una volta la Befana!

5 Gennaio 2012.
Esistono due notti particolarmente magiche (non "mistiche"... anche se diventate di particolare interesse cristiano, e quindi mistico, per volontà di "Nostra - ? - Madre Chiesa"): l'Epifania ("... a befana, ppe ni capire miagliu") ovvero la notte tra il 5 ed il 6 Gennaio, e quella di San Giovanni (particolarmente apprezzata dalle streghe ed affini) ovvero la notte tra il 23 ed il 24 Giugno. La notte tra il 5 ed il 6 Gennaio non solo parlano - tra l'altro profetizzando - (cosa che c'impone di trattarli particolarmente bene nella sera che ci lasciamo alle spalle) ma per chi non fosse riuscito a trasmettere la formula de "u foraffascinu" (alias "u foremaluocchiu") nella notte di Natale... può farlo in extremis... in questa notte particolarmente magica.
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6 Gennaio 2012.
... l'Epifania? ... solita stronza! ... anche quest'anno credo si limiterà a portarmi... via tutte le feste! ... fortuna che io non credo nell'Epifania bensì nella Befana... che stanotte sembra tra l'altro si sia dimenticata di passare dalle mie parti. Qualcuno di voi l'ha vista? ... spero non si sia imbattuta nel premier Monti e quindi sia rimasta senza regali (dolci e giocattoli) da portare ai bambini buoni o carbone da portare ai bambini cattivi. Tassa sul carbone e sulle calze piene di dolcezza e dolcezze? ... non sarebbe improbabile... visto i tempi e visto i vampiri in circolazione. Comunque la mia calza era vuota... stamattina.
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… buona Befana (ed ovviamente un carissimo abbraccio a tutti)… by Pietro Perri.
… /pace.

mercoledì 4 gennaio 2012

Aforismi & C. by Pietro Perri (parte nona).

Scrivendo quasi quotidianamente su Facebook con una certa regolarità immetto nello spazio relativo al "cosa stai pensando" alcune stupide e/o intelligenti intuizioni (aforismi?) che, mi sono detto, perché non li pubblico anche su questo (il mio) blog?
L'idea, ovviamente, non è detto che debba per forza piacere a tutti e quindi essere condivisa… da tutti (io… la condivido).
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31 dicembre 2011.
Il portavoce di don Luigi Verzé: "decesso dovuto allo stress"... a 91 anni si può anche morire per stress? ... si: lo stress d'essere vissuto più del normale! Oltretutto se una frase del genere ce la dice il portavoce di un morto, come non dargli credito? ... personalmente penso a quanti rischiano, grazie alla sua oculata amministrazione, il posto di lavoro ed anche al suicidio del suo braccio destro Mario Cal (avvenuto nel mese di luglio 2011). Ma a 91 anni di tutto si può morire, mi si consenta, tranne che di stress... se non dalla vita..
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30 dicembre 2011.
Dalla Divina Commedia di Dante Alighieri (Paradiso, versetti 139/141):
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Rabano è qui, e lucemi dallato
il calavrese abate Giovacchino
di spirito profetico dotato.
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30 dicembre 2011.
‎... l'ho già detto in un precedente post: sto leggendo la "Divina Commedia" in prosa. Ieri sono riuscito a completare il XII canto del Paradiso (la vetta e sempre più vicina e la strada si fa sempre più leggera a percorrere). Indovinate un po' in chi mi sono imbattuto? ... ne "il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato". Chissà se Dante era a conoscenza del fatto che il "subito beatificato e mai fatto santo" cosentino fosse in odore di... eresia. Se si... come mai l'ha posto nel bel mezzo del suo... Paradiso?
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30 dicembre 2011.
Agli inizi degli anni novanta acquistati il libro "L'inferno. Profondo sud, male oscuro" di Giorgio Bocca... buonanima (dei piccoli sempre belli e dei morti sempre bene). All'epoca mi "strafucava" con i libri dell'orrore e forse acquistai quel libro proprio perché pensavo fosse un libro dell'orrore (visto il titolo). No, non era un libro dell'orrore ma semplicemente... un orrore di libro.
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30 dicembre 2011.
Nel registrare le parole di alcuni leghisti con a capo il padre del "trota" (credo non ci sia bisogno d'altro per offendere certi personaggi) in merito al qualificativo "terùn" dato da questi al nostro Capo dello Stato alias Giorgio Napolitano... non so se debba sentirsi più offeso Giorgio Napolitano d'essere assimilato a noi "terùn" o noi "terùn" ad essere assimilati a Giorgio Napolitano. In effetti (mi consenta cavaliere) sul Quirinale dopo Sandro Pertini... il nulla!
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28 dicembre 2011.
In questi ultimi mesi ho pranzato, decisamente bene (e pagando tra l'altro una cifra accettabilissima), in un ristorante del mio amato/odiato paesino. Ero con mia moglie. Mangerei ancora in questo ristorante? ... non saprei. Sulla tavola, compreso nel prezzo, c'era anche una bottiglia di vino della casa. Di vino? ... di aceto, sarebbe più giusto dire. Non riesco a capire come si può arrivare a rovinare una tale occasione con una scemata del genere... dopotutto di vino (magari di "carteddre") in circolazione se ne trova anche ad un euro la bottiglia... e credo sia decisamente stupido mettere a rischio la propria clientela a causa di mezza bottiglia di vino. Ma siamo a San Fili, nella provincia di Cosenza, nell'Aspra Calabria di Giorgio Bocca... ne "L'Inferno. Profondo sud, male oscuro".
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Sapete una cosa che mi fa terribilmente rabbrividire qual è? ... il fatto che tantissimi miei amici mi consigliano questo o quel ristorante dicendo "che come si mangia e/o si beve in quel posto...", il guaio è che poi quando ci vado io non posso fare a meno di chiedermi se questi miei amici m'hanno voluto prendere per il c**o o se gli stessi siano mai entrati in vita loro in un ristorante degno di questo nome.
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Il guaio è che mi è sorto il dubbio che quel vino in quel boccale aperto ci fosse da più tempo. E non mi meraviglierei, a questo punto, che fosse anche il risultato di rimasugli di avanzi da precedenti clienti. Comunque vino impresentabile in un qualsiasi ristorante... anche se fosse una bettola di quart'ordine. Sicuramente non era un vino che usciva dalla "Grotta Azzurra" dell'indimenticabile Giovanni Calomeni.
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In merito al post che ha dato vita a questa discussione, tengo a sottolineare una parte di quanto scritto nello stesso: "In questi ultimi mesi ho pranzato, decisamente bene (e pagando tra l'altro una cifra accettabilissima), in un ristorante del mio amato/odiato paesino".
Quindi il problema che ha dato vita a questo post non è stato il fatto del mangiare ma il fatto che un bicchiere di vino presentabile (fosse anche de "La Cacciatora" o di "Ronchi" o di "San Crispino") sulla tavola andava pure messo. O, se non si rientrava nell'euro di profitto (un bicchiere di certi tipi di vino non costa più di tanto)... si poteva (e si può) benissimo specificare "bevande escluse". Rovinare un ottima lavoro (e in quell'occasione non solo ho mangiato abbondantemente ma anche benissimo) per una semplice ciliegina sulla torta... credo sia da stupidi. Non lo meritano i clienti e sicuramente non lo merita San Fili, non lo merita Cosenza e non lo merita la Calabria. A me dispiace parlare male della mia terra... ma preferisco farlo io sperando che i miei compaesani (alcuni miei compaesani) cambino... facendomi fare una brutta figura. Amo fare delle brutte figure quando in cambio so che il mio paese ne sta facendo una bellissima.
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28 dicembre 2011.
Il Governo punta (in Calabria la "punta" ipotizzata a Roma ha fatto sempre rima con "sta punta" beccata dai Calabresi) ora alla riforma del Catasto: via i vani arrivano i metri quadrati (... metteranno all'asta i posti al cimitero?). La riforma "sarà a costo zero", spiegano fonti del Governo. Atroce dubbio: la riforma "sarà a costo zero"... per chi? ... ovviamente l'idea di base è giusta è buona. Ma allora, da contribuente, perché sento puzza di bruciato? ... forse perché non faccio parte della kasta e conosco, almeno per sentito dire, i componenti della kasta?
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26 dicembre 2011.
Ieri è morto Giorgio Bocca. Aveva 91 anni. E' stato un buon giornalista? ... non saprei e non voglio saperlo. Conclusa la lettura di "Inferno. Profondo sud, male oscuro" non ho potuto fare a meno di scrivere uno dei miei articoli fiume (pubblicato sul "Gazzettino del Crati". Riprendendo un suo passaggio sulla sua opera (?)... non ho potuto fare a meno di scrivere sul mio pezzo che se lui "avesse letto di più e si fosse fermato di più ad osservare meglio i luoghi che visitava... non solo non avrebbe dimenticato ma sicuramente avrebbe scritto qualcosa di decisamente migliore". La sua frase? ... "chi legge non scrive e chi passa dimentica", riferita a dei poveri meridionali che gli avevano dato dei manoscritti per avere un suo parere.
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26 dicembre 2011.
Ieri è morto Giorgio Bocca. Aveva 91 anni. E' stato un buon giornalista? ... non saprei e non voglio saperlo. Di lui ho letto "Il terrorismo italiano / 1970 - 1978", "Inferno. Profondo sud, male oscuro" e "Metropolis". Conclusa la lettura di "Inferno. Profondo sud, male oscuro" non ho potuto fare a meno di scrivere uno dei miei articoli fiume (pubblicato sul "Gazzettino del Crati" in cui tra l'altro chiedevo allo stesso la restituzione dei soldi che mi era costata la sua opera (?)... o quantomeno la restituzione due terzi del costo della stessa... un vero furto!
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22 dicembre 2011.
Post riservato ai miei amati/odiati compaesani Sanfilesi: ... oggi è il 22 dicembre 2011... e fa tantissimo freddo in piazza san Giovanni (anche dietro piazza san Giovanni - zona casa comunale) e lungo corso XX Settembre. Passeggiando lungo corso XX Settembre e sostando in piazza san Giovanni a San Fili... quest'anno s'incontra pochissima gente... meno di quattro gatti. Anche l'anno scorso (esattamente un anno addietro) era il 22 dicembre, ma 2010. L'anno scorso c'era tantissima gente in piazza san Giovanni e lungo corso XX Settembre a San Fili. Non ricordo se facesse o meno freddo l'anno scorso lungo corso XX Settembre o a Piazza san Giovanni. Sicuramente dietro piazza san Giovanni... faceva tantissimo caldo. I quotidiani locali il giorno successivo riportarono la notizia che... qualcuno aveva dato fuoco alla casa comunale del paese.
... se noi contribuenti dobbiamo vederci aumentate le tasse, non dimentichiamocelo, è anche perché succedono cose di questo genere e cose che fanno in modo che cose di questo genere succedano.
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21 dicembre 2011.
‎... la domanda sorge spontanea: e se il discorso sull'articolo 18 sia solo un modo come un altro per far sviare (all'opinione pubblica) l'attenzione dai reali problemi e dalle reali fregature che ci stanno elargendo la kasta e company? ... secondo me hanno trovato il giusto argomento per mettercelo in quel posto (a noi italiani onesti e lavoratori)... con un po' di v******a! ... e magari alla fine li ringrazieremo pure.
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21 dicembre 2011.
Mancano esattamente 366 giorni (perché il 2012 è comunque un anno bisestile) al 21 dicembre del 2012. Ci sarà un 22 dicembre del 2012? ... secondo i Maya, no! ... almeno per l'Italia e per gli Italiani questa profezia è sempre più una certezza... se Monti e company (Bersani, Bossi, Berlusconi, Casini...) non si decidono una volta per tutte ad andarsene a svernare (con la speranza che l'inverno per loro duri almeno una ventina d'anni) da un'altra parte!
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19 dicembre 2011.
La "Marcia-Gaglia" (ovvero la "Gaglia" che ci "Marcia") dice, riprendendo una battuta della "ciangiulente" ministro Fornero, che "l'art. 18 non è un tabù"... forse ha anche ragione... ma dovrebbe una volta capire (lei e tutti i furbacchioni di pseudo imprenditori italiani) che anche i soldi a fondo perduto (togliendoli disonestamente ai contribuenti e quindi al welfare)che lo Stato Italiano finora ha dato alle imprese per aumentare i profitti di una incapace classe imprenditoriale... non sono un tabù. E bello e facile fare gli imprenditori, così come li hanno fatti i guru dell'imprenditoria italiana, non con soldi loro ma con soldi dello Stato.
Marchionne e la FIAT vogliono lasciare l'Italia? ... la lascino pure, ma restituiscano all'Italia ed agli Italiani tutto ciò che hanno "onestamente" trafugato dalle casse dello Stato Italiano e quindi dalle tasche degli Italiani. Pensateci un attimo: questi "onesti e capaci imprenditori e imprese ad ampio raggio" sono riusciti a far diventare persino la Cassa del Mezzogiorno... Cassa del Torino!
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19 dicembre 2011.
‎... per ora su San Fili è prevista solo neve mista a pioggia o pioggia mista a neve... almeno per i giorni 19, 20 e 22 dicembre 2011. Contentiamoci! ... l'inverno, dopotutto, ancora non è neanche ufficialmente iniziato (non dimentichiamo che l'inverno, per i nostri avi il 23 dicembre - inverno astronomico - e per il calendario il 21).
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18 dicembre 2011.
Notizia ANSA: Massacro Novi, Erika insegnerà in Madagascar.
... mi viene disonestamente da pensare che in Madagascar ci siano troppi genitori e troppi fratellini in circolazioni. Ergo... serve una buona insegnante in materia.
Al di là dalla mia c*****a (più che legittima leggendo il titolo dell'articolo ANSA)... non posso fare a meno di domandarmi e quindi dire... ma perché i giornalisti italiani non si interessano di cose più costruttive invece di continuare a rigirare il coltello nella piaga di certi temi? ... dando a soggetti con problemi psicologici come il sottoscritto di scrivere certe fregnacce?
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18 dicembre 2011.
‎... a "ciangiulente" (n.d’a.: il ministro Fornero) dopo aver fottuto gli italiani con la riforma sulle pensioni adesso mira a fotterli anche annullando l'articolo 18. domanda... ma c'era bisogno che mandassimo a casa (si fa per dire, visto che sono ancora là e sono straordinariamente strapagati) Bossi, Bersani e Berlusconi... se poi la serie di clisteri (noi "italiani brava gente") preannunciati e voluti da quei disonesti di pseudo-politici ce li stiamo beccando lo stesso? ... a Forne', ma va ciange 'ntra ncun'atru Statu! ... che in Italia ci riusciamo benissimo da soli senza bisogno della tua compagnia e del tuo aiuto!
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18 dicembre 2011.
19 DICEMBRE 2012: SCIOPERO CONTRO LA MANOVRA MONTI INDETTO DA CGIL, CISL, UIL E COMPANY... STO CAVOLO! ... provate a ricercare la notizia sul Televideo RAI (per non parlare delle reti MEDIASET e di tutti i mass-media allineati). Eppure il fatto che la Triplice sia ritornata Triplice dovrebbe essere un fatto decisamente storico. Provate poi a cercare tale notizia anche su INTERNET o sulle home page dei succitati sindacati... vi meraviglierete di come una tale eclatante notizia... non faccia notizia... neanche per i diretti interessati. VERGOGNA!
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17 dicembre 2011.
Notizia ANSA: il papa atteso a Rebibbia.
... la domanda più logica potrebbe essere... cosa ha fatto il papa per essere atteso a Rebibbia? ... a voi la risposta.
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15 dicembre 2011.
Nuova scossa di terremoto a Cosenza? ‎... e nessuno dica che è colpa di Berlusconi! ... lui al massimo faceva venire qualche alluvione o qualche frana. Monti... (ccu chira faccia de persuna appena esciuta de na visita a nu muartu)... meglio toccare ferro (se privi di altri attributi)!
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14 dicembre 2011.
LA PREMESSA: il pungitopo è considerato soprattutto un simbolo di augurio, specie nel periodo natalizio, quando viene venduto come fiore reciso (il più delle volte a prezzi esagerati). Ed è proprio per questo motivo che in alcune zone d’Italia si è pensato bene di vietarne la raccolta, inserendolo tra le specie protette. LA DOMANDA: ma allora come mai in piazza Loreto a Cosenza ne vendono indiscriminatamente a "cammionate"? ... e magari qualche mazzetto (non ho detto "mazzetta" e non ho detto "per certo") lo regalano anche a qualche rappresentante delle forze dell'ordine?
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14 dicembre 2011.
... appena mi sono svegliato, stamane, sono venuto a sapere che una persona che si spaccia per mia parente è passata a miglior vita. Che delusione essermi svegliato poco dopo ed essermi accorto che sia il fatto d'essermi svegliato prima e sia l'aver appreso del decesso di questo soggetto che si spaccia per mia parente... era solo un sogno. Anzi... sembra che l'immonda bestia (perché di una 666 si tratta) sembra si duplichi, nella presunta parentela, a vista d'occhio.
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8 dicembre 2011.
Dall'XI canto del Purgatorio (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Versi 1/24... stupenda questa versione del Padre Nostro. Oltretutto è stupenda in sé la preghiera "Padre Nostro" in quando non sembra scritta per una semplice religione come quella cattolico/cristiana ma per tutte le religioni (almeno quelle che si basano sul principio della tolleranza... anche se a volte solo a parole) del mondo. Un vero e proprio stupendo esempio di... relativismo religioso (concetto tanto caro a Giovanni Paolo II quanto avversato dal suo successore Benedetto XVI).
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"O Padre nostro, che ne’ cieli stai,
non circunscritto, ma per più amore
ch’ai primi effetti di là sù tu hai,

laudato sia ’l tuo nome e ’l tuo valore
da ogne creatura, com’è degno
di render grazie al tuo dolce vapore.

Vegna ver’ noi la pace del tuo regno,
ché noi ad essa non potem da noi,
s’ella non vien, con tutto nostro ingegno.

Come del suo voler li angeli tuoi
fan sacrificio a te, cantando osanna,
così facciano li uomini de’ suoi.

Dà oggi a noi la cotidiana manna,
sanza la qual per questo aspro diserto
a retro va chi più di gir s’affanna.

E come noi lo mal ch’avem sofferto
perdoniamo a ciascuno, e tu perdona
benigno, e non guardar lo nostro merto.

Nostra virtù che di legger s’adona,
non spermentar con l’antico avversaro,
ma libera da lui che sì la sprona.

Quest’ultima preghiera, segnor caro,
già non si fa per noi, ché non bisogna,
ma per color che dietro a noi restaro".
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8 dicembre 2011.
Per i cattolici cosentini (quindi escludetemi a priori): DA COSENZA (cattedrale) MESSA IN DIRETTA SU RAIUNO giorno 8 dicembre 2011 alle ore 10 e 55. In ogni caso per chi ci crede (e per chi crede in particolare nei preti) può essere una bella occasione per rivedere il bellissimo centro storico della città di Cosenza. Oltretutto, da Sanfilesi, non dimentichiamo che il duomo di Cosenza è stata l'ultima assegnazione del nostro indimenticato don Luigi Magnelli.
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... wow, quanta e quanta bella gente che si è vista oggi nella cattedrale di Cosenza assistere alla messa celebrata da mons. Nunnari e trasmessa in diretta da Raiuno. La domanda comunque è... domenica prossima (quando non ci saranno le telecamere della RAI)... ci sarà lo stesso spettacolo alla cattedrale di Cosenza... con gli stessi attori protagonisti e le stesse comparse tra i banchi?
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5 dicembre 2011.
‎"... questo mondo non l'abbiamo avuto in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli!". Non so se questa frase sia proprio sua o se l'ha letta da qualche parte... ma l'ha appena pronunciata il grande Roberto Benigni in veste di ospite nello spettacolo di Fiorello. Una frase che dovrebbe comunque far riflettere tutti... in particolare chi può e deve cambiare la rotta della nave Italia e, ovviamente, della flotta mondiale.
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5 dicembre 2011.
Da "La Divina Commedia" (Purgatorio - canto VII, versi 76-84):
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Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello! (78)

(...) (81)

e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra. (84)
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... ma siamo sicuri che Dante Alighieri sia vissuto nel 1300?
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

domenica 1 gennaio 2012

Buon 2012 a tutti ovvero... buona fine del mondo a tutti... by i Maya e Pietro Perri.

Potrei anche augurare Buon Anno (... 2012? ... tutto è relativo, anche il conteggio di partenza) a tutti ma per chi conosce il mio amore ed interesse per le tradizioni (non solo locali - basta dare un'occhiata al mio sito www.sanfili.net ed al mio blog www.sanfilibypietroperri.blogspot.com) non posso (nel rispetto della tragedia dei Maya successiva all'invasione Europea) che augurare a tutti una stupenda... BUONA FINE DEL MONDO A TUTTI! ... by Pietro Perri.
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… e così siamo giunti al fatidico 2012, l’anno posto (secondo gli studiosi del genere) come fine del mondo da parte del popolo Maya.
Mille e non più Mille? … sarà, ma di Mille (almeno noi che usiamo contare gli anni dall’ipotetica data di nascita dell’ipotetico Figlio di Dio) ce ne siamo lasciati ormai ben due alle spalle e, chissà, chi vivrà dopo di noi (ovviamente fra una cinquantina di generazioni) quasi certamente si lascerà alle spalle anche il terzo degli anni Mille.
Ovviamente… chi ha vissuto un Mille tranne che non sia Gilgamesh o Highlander (L‘ultimo immortale)… sicuramente dopo aver vissuto il suo primo Mille non vivrà il suo secondo Mille.
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Sarà veramente quest'anno la fine del mondo? ... difficile dirlo! ... specie per chi credeva anche nella fine del mondo profetizzata da Nostradamus (Michel de Notre-Dame), ovvero in quella che si sarebbe dovuta verificare nel 1999 (secondo gli studiosi del genere e non secondo l'autore delle famose Centurie), o quella profetizzata dalla piramide di Cheope (in un non ben individuato 2007-2009). Ricordo tra l'altro che nel corso degli anni Settanta persino i Testimoni di Geova (e non solo loro) a cadenza quasi settimanale... garantivano una "fine del mondo fai da te".
In tanti siamo ancora qua... che p***e!
E allora? ... appuntamento al 21 dicembre (ma forse è il 23) di quest'anno!
L’invito giusto e spassionato comunque è e resta... carpe diem.
Perché ogni giorno non vissuto come il proprio ultimo giorno (ossia appieno) è comunque un giorno sprecato.
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E poi, è anche giusto ricordarlo, non dimentichiamo che il 2012 è anche un anno bisestile (ossia un anno che presenta un mese di Febbraio di 29 giorni anziché di 28). Quindi… 30 giorni conta novembre, con April, Giugno e settembre, di… 29 ce n’è uno… tutti gli altri son di 31.
E come usavano dire i nostri avi… anno bisesto anno funesto.
Ovviamente auguri a chi quest’anno festeggerà, dopo tre lunghi anni di attesa, il suo… legittimo compleanno.
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Carpe diem. Perché ogni giorno non vissuto come il proprio ultimo giorno (ossia appieno) è comunque un giorno sprecato. E il 2012? ... carpe annum! Perché ogni anno non vissuto come il proprio ultimo anno (ossia appieno) è comunque un anno sprecato. A proposito: avete fatto il bilancio del vostro 2011? ... vi siete accorti (resi conto) di ciò che vi siete lasciati alle spalle? ... non rispondetemi con un semplice niente perché se così fosse... meritavate di non viverlo. Anche se nel mio caso... non sono io che ho vissuto il mio 2011 ma il mio 2011 che ha vissuto me!
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Full stop, perché è giusto che anch’io inizi a vivere il mio 2012 invece di stare attaccato a questo notebook a scrivere qualcosa per te, carissimo amato/odiato lettore, che spero non mi abbandonerai sul più bello e che seguirai i miei scritti (… stupidi? … intelligenti? … più o meno accettabili? … comunque scritti e spesso scritti col cuore) anche in questo anno che è appena iniziato.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!