Bucita come l’antica Roma… “panem et circenses”. Di Emilio Iantorno.
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Ho trovato, questa mattina (sabato 10 settembre 2011), nella posta elettronica (richiesta moderazione a commenti) del blog il commento, scritto dal carissimo amico Emilio Iantorno, che riporto di seguito. Tale commento, per la durezza delle parole e per il problema che evidenzia, l’ho ritenuto meritevole di uno spazio a sé e quindi ho ritenuto giusto… proporvelo integralmente come post base. A voi, se lo ritenete opportuno, rilasciare (nel rispetto della regola del blog: no a commenti anonimi, no a termini offensivi della persona né all’uso di termini eccessivamente volgari) eventuali altri commenti.
Lascio la penna ad Emilio Iantorno… lasciando a tutti voi il mio classico abbraccio e il mio classico augurio di… /pace!
Pietro Perri.
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Bucita come l’antica Roma "Panem et Circenses", letteralmente "pane e giochi" era la formula del benessere popolare e quindi politico nell'antica Roma.
E' risaputo che tale pratica, con rivisitazioni più moderne, sembra essere vigente ancora oggi non solo a livello nazionale ma anche nella vita politico-sociale dei piccoli paesi.
Così come nell'antica Roma venivano garantite la distribuzione di generi alimentari, bagni e terme pubbliche da un lato, gladiatori, belve esotiche, corse coi carri, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali dall'altro lato; anche oggi nei nostri paesini, si garantiscono alla cittadinaza beni essenziali da una parte (strade pulite, pubblica illuminazione, servizi efficienti, ecc.) e feste e festicciole dall'altra (sagre, feste padronali, ecc.).
In questo stato di cose si cala perfettamente l'arrabbiatura dei Bucitesi che la sera dell'otto Settembre si sono visti privare dell'attesissimo spettacolo pirotecnico che da tradizione si svolge al termine della festa patronale.
Tale privazione ha fatto sollevare anche qualche clamoroso fischio di protesta nei riguardi del Parroco che dal palco cercava di spiegare inutilmente i motivi che hanno portato all'annullamento dello "sparo".
La domanda nasce spontanea: come mai questo "coraggio" che ha ostentato la gente di Bucita per la di fesa del "Circenses" non viene messo in campo anche per la difesa del "Panem"?
Le risposte possono essere tante, io ne vorrei dare una: 1) a Bucita il "Panem" non manca, ossia le strade sono perfette, il paese è pulito, i servizi funzionano, e "tutto va bene Madama la Marchesa" pertanto non c'è motivo di lamentarsi... o così deve essere.
... sarei curioso di leggere altre risposte.
Emilio Iantorno.
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