SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: agosto 2010

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
* * *
Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

martedì 31 agosto 2010

Vorresti San Fili frazione di Rende? … un sondaggio diverso per una San Fili diversa.

Le ultime vicende che hanno interessato San Fili più o meno direttamente mi hanno convinto a lanciare da queste pagine un sondaggio rivolto a tutti i Sanfilesi.
Tale sondaggio chiede una risposta, possibilmente onesta, alla domanda: cosa ne diresti se San Fili diventasse frazione di Rende?
A priori dico che personalmente da una ventina di anni a questa parte uno sono sempre più convinto che San Fili non abbia alternative in merito: o diventa quanto prima frazione di Rende o, in un prossimo futuro, si troverà ad essere frazione di Falconara Albanese o di San Vincenzo la Costa. 
E se proprio San Fili dovrà diventare, sempre e comunque a mio modesto parere, frazione (periferica per giunta) che almeno lo diventi di un Comune che abbia qualcosa da darci in cambio della nostra sempre più devota sudditanza.
Sono ormai una ventina d’anni che San Fili sta dimostrando la propria incapacità (ammesso e non concesso che abbia mai avuto capacità in merito… visto i secolari risultati) in modo esplicito ad autoamministrarsi, quindi perché continuare, noi Sanfilesi, a farci male da soli?
Inutile dire che l’attuale stato di cose a qualcuno (Sanfilese) conviene resti inalterato, ma sicuramente non alla stragrande maggioranza della Comunità Sanfilese, sicuramente non a chi paga onestamente le tasse, sicuramente non a chi non ha niente da nascondere o a chi da nascondere ha solo il vasetto vuoto della marmellata che si ha fregato nel corso della propria esistenza.
Qualcuno, diventando San Fili frazione di Rende, sicuramente avrà tantissimo da rimetterci. I cittadini (almeno coloro che sono abituati a rispettare le regole) sono certo che nel cambio avranno solo da guadagnarci.
E poi, diciamo la verità, San Fili frazione di Rende lo è sempre stata, almeno nella pratica, per cui il tutto servirebbe esclusivamente a ratificare, con un bell’atto scritto, quello che di fatto è stato ampliamente ratificato dalla storia.
Qualcuno potrebbe obiettare: e se poi Rende ci frega l’acqua? … a questo qualcuno non posso che dire d’informarsi meglio in merito: Rende l’acqua ce l’ha frega (e non solo l’acqua) ormai da tantissimi anni a questa parte… e lo ha fatto e lo fa non solo nel rispetto della vigente normativa ma anche, alcune volte, grazie  anche a compaesani compiacenti.
Qualcuno, infatti, quando l’intera San Fili perde qualcosa… qualcosa di personale ce lo guadagna comunque.
San Fili come la Fontamara di Ignazio Silone (la mia continua ad essere una cultura puramente e semplicemente scolastica, non si spaventino i miei detrattori per le mie citazioni letterarie)? … si, e se non ci credete permettetemi di darvi questo consiglio: a chi ha già letto questo libro, se non ne ha capito il succo se lo rilegga; a chi non l’ha mai letto... purtroppo a chi persiste nella propria ignoranza non so proprio che consigli dare.
Per ritornare al sondaggio (che trovate pubblicato in alto a sinistra - almeno fino alla fine di quest’anno), a chi vuole esprimere il proprio voto chiedo gentilmente di trasmettermi, magari tramite e-mail o come commento a questo post anche un proprio giudizio in merito alla sua convinzione.
Perché su questo blog si può anche, purché civilmente, dibattere.
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VOTATE - VOTATE - VOTATE
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... a proposito: qualcuno potrà dirvi che solo un pazzo può fare una tale proposta. Da parte mia non posso non ricordare che più di uno (soggetti decisamente molto più savi dello scrivente) durante le ultime elezioni comunali hanno lanciato l'ipotesi d'un accorpamento tra i Comuni di San Fili e San Vincenzo la Costa. Se permettete... alla loro lungimiranza preferisco la mia pazzia: meglio servo in paradiso che re all'inferno!
... /pace!

lunedì 30 agosto 2010

Aforismi & C. by Pietro Perri (parte terza).

Scrivendo quasi quotidianamente su Facebook con una certa regolarità immetto nello spazio relativo al "cosa stai pensando" alcune stupide e/o intelligenti intuizioni che, stamane mi sono detto, perché non li pubblico anche su questo (il mio) blog? L'idea, ovviamente, non è detto che debba per forza essere condivisa.
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Lunedì 30 Agosto 2010.
I moralizzatori (castigatori dei facili costumi) hanno sempre fatto una brutta fine, qualche esempio? … Gesù Cristo e il Mahatma Gandhi, Giordano Bruno e Girolamo Savonarola, Adolf Hitler e Benito Mussolini, Pietro Perri e Alfredo Iuliano. Qualcuno pone dei dubbi sugli ultimi due nominativi? … date tempo al tempo: in tanti, compaesani e non, hanno già preparato un bel rogo su cui metterli in poltrona.
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E’ brutto rivestire il ruolo del moralizzatore in un mondo ormai quasi del tutto amorale. Il moralizzatore viene in breve considerato un anormale, un asociale, un soggetto da tenere ad opportuna distanza. Vuoi rivestire il ruolo del moralizzatore? … fai un buon corso di yoga, serve tantissimo alla vita degli eremiti.
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Non chiederti come mai alcuni soggetti oggi si arrogano il ruolo di moralizzatori in un mondo ormai privo d’ogni moralità. Chiediti come mai tu, invece di porti domande stupide criticando chi lavora anche per garantire i tuoi diritti di sopravvivenza, non fai parte di tale ristretta cerchia e se ti chiederai ciò non meravigliarti della naturale risposta: il costo è troppo alto, meglio far parte dei globalizzati.
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Il primo e più grande insegnante del mondo in effetti era una donna e si chiamava Eva. Adamo era il marito di Eva. Adamo, nato sotto un cavolo, pensava che anche la sua discendenza avrebbe dovuto nascere sotto un cavolo. Per fortuna Eva riuscì a fargli capire che oltre ai cavoli esistevano anche le mele, le banane e i serpenti. Malgrado l’ottima insegnante comunque quello che ne è uscito fuori è una Umanità… del cavolo.
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Non fidarti di chi ti dice che vuole acculturarti gratis: o lui non è portatore di cultura o, capito la tua limitatezza intellettiva, vuole plagiare il tuo modo di percepire e vivere la vita per raggiungere i suoi bassi fini personali. Vuoi essere un soggetto acculturato? … inizia col chiederti se veramente vuoi essere un soggetto acculturato. Poi, inizia a pagare un buon maestro… e sii maestro di te stesso.
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Un popolo senza storia non ha futuro ed un popolo senza futuro difficilmente può definirsi un popolo. Se fai parte di un popolo con una storia e ti rendi conto che in giro c’è qualcuno che vuole cancellare questa storia… se ci tieni all’appartenenza al tuo popolo, lotta per difenderne la storia, la tua storia. Se non ci tieni, sii uomo, cambia popolo e lascia in pace chi è onorato di far parte… del tuo popolo.
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Mi hanno detto che la globalizzazione ci renderà tutti uguali, mi hanno detto che la globalizzazione è un concetto di sinistra… non sapevo che la sinistra si trovasse a destra. Ho paura della globalizzazione, ho paura di diventare uguale agli altri. Quando diventiamo uguali agli altri, infatti, scopriamo troppo tardi d’essere diventati inferiori a qualcuno, qualcuno che impone la retta di  livellamento dell’Umanità.
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In un incontro fui accusato di voler sempre essere un passo avanti agli altri convocati a tale incontro. Il mio accusatore mi disse di fare un passo indietro. Per fortuna in quell’incontro avevo il mio avvocato difensore che fece una proposta interessante: perché non lasciare me dov’ero e non fare tutti gli altri un passo avanti? … adoro il mio avvocato difensore, ma preferisco stia un passo indietro: è intelligente.
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... un caro abbraccio a tutti dal vostro sempre affezionato Pietro Perri.
... /pace (e, se è possibile, anche "libertà, fratellanza ed uguaglianza"... soprattutto "uguaglianza", ovvero pari opportunità e non ambigue e stupide furberie)!

giovedì 26 agosto 2010

A San Fili c’è un problema di eternit? ... di inquinamento ambientale? (parte quarta).

Tra i vari tipi d’inquinamento che hanno colpito il territorio di San Fili e l’intera Comunità Sanfilese in questi ultimi decenni sicuramente un posto d’onore è da destinare all’inquinamento elettromagnetico: sia a bassa tensione (elettrodomestici e similari) che ad alta tensione (cavi e tralicci conduttori di energia elettrica, in una parola… Terna - che, in questo caso, è tutto tranne che una vincita al lotto - Spa)
Per quanto riguarda il discorso sulla bassa tensione (causa del progresso di cui ormai comunque non possiamo fare a meno)  purtroppo lo stesso si presenta a priori non come una battaglia bensì come una guerra persa ancora prima di cominciarla. Dopotutto neanche io farei a meno, oggi come oggi, di asciugacapelli, di frigo, di luce elettrica, di televisione e videoregistratore, di computer, di radio, di rasoio elettrico, di cellulare, di forno elettrico, di…
… diciamo la verità, sarò pure un Sanfilese ma sono e resto comunque un cittadino del mondo. Vivere nel mondo ci da tutta una serie di privilegi (almeno a buona parte delle popolazioni ricadenti negli Stati civilizzati) che prendono (complessivamente) il nome di “dio Progresso” (ovviamente Progresso con la “P” maiuscola). Il dio Progresso è un dio decisamente benevolo con i suoi fedeli ma agli stessi impone anche enormi sacrifici… anche, per non dire “spesso e volentieri”, umani. Quindi se la nostra casa (la nostra vita) è diventata una enorme bobina elettrica (un enorme campo magnetico) e ciò può essere, a lungo andare, cagione anche di “mali brutti” (appunto i sacrifici umani)… fa niente, è un prezzo che paghiamo (anche da Sanfilesi e quindi da cittadini del mondo) ben volentieri. E’, all’ottanta per cento, una nostra scelta.
Tutto intorno a noi è ormai elettricità, tutto è inquinato da elettromagnetismo. Ma possiamo fare a meno della nostra stessa vita? … che vita sarebbe, infatti, senza il… dio Progresso?
E poi quasi certamente il dio Progresso ha previsto, come premio per la nostra indiscussa fede, dopo la nostra dipartita a seguito di sacrificio in suo onore (male bruttu) nell’altra dimensione una terra dove tutto ciò che oggi (tecnologicamente parlando) abbiamo pagato anche oltre le nostre possibilità (con rate, prestiti vari, cessione di quinti e chi più ne ha più ne metta) ci verrà messa a disposizione gratuitamente e per l’eternità.
Tutti, grazie al dio Progresso, nell’al di là saremo proprietari di diversi televisori, cellulari, fon, frigoriferi e via dicendo… e tutti dell’ultima generazione. Perché il dio Progresso è benevolo e sa ricompensare i suoi martiri.
Per quanto riguarda il discorso sull’alta tensione, che comunque serve alla bassa tensione e a fare in modo che la parola (il verbo - il vangelo) del dio Progresso si sparga sempre più nel mondo, il discorso è ben diverso e si collega, per quanto riguarda il territorio di San Fili e la Comunità Sanfilese, ad un sottodemone (la Terna Spa) e ad una gruppo di indemoniati locali da individuare in alcuni Amministratori comunali (Sanfilesi e delle zone limitrofe) ed in un gruppo di cittadini che presumibilmente più che pensare alla propria ed all’altrui salute hanno cercato di quantificare quanto sarebbe entrato, direttamente e/o indirettamente, nel loro portafoglio.
Diciamo la verità, per diversi soggetti (proprietari sanfilesi) i tralicci della Terna Spa che così brutalmente hanno violentato il verde territorio di San Fili, si sono rivelati “na beddra mappateddra di sordi” imprevista e quindi benedetta.
… e mi auguro ovviamente per loro (specie per coloro che hanno intascato i soldi e che avendo le proprie abitazioni quasi al di sotto dei cavi incriminati - 380 kv) che effettivamente, come qualcuno degli stessi mi ha dato ad intendere, non c’è rischio per la loro salute e che tutto, per loro (e mi auguro “solo per loro”) si risolva veramente in una bella… “Terna al lotto”.
Per quel che mi risulta, infatti, tali proprietari non solo hanno continuato ad abitare nelle loro abitazioni… ma li hanno anche ristrutturate ed abbellite. Mi auguro (e mi auguro “solo per loro”) che il dio Progresso a lungo andare, ed in barba alle assicurazione ottenute da amici preparati in campo di inquinamento elettromagnetico, non gli presenti il debito conto.
Personalmente mi sarà difficile aver pietà di loro (dei martiri non si può aver pietà ma essere felici perché il dio, il dio Progresso, li ha anticipatamente chiamati alla sua destra).
Oltretutto ad alcune riunioni tenutesi, qualche anno addietro, all’interno della Casa Comunale di San Fili per discutere sulla ripartizione della manna messa a disposizione dalla benevola Terna Spa non tutti i proprietari dei terreni interessati erano stati invitati. Per la serie… meno siamo e maggiori saranno le nostre quote?
A scanso d’equivoci sembra che alcuni siano del parere che per essere sicuri da tali tralicci con tale tensione (380 kv) si dovrebbe avere l’abitazione almeno a due chilometri di distanza… altri dicono che bastano solo 70 metri.
Fatto sta che oggi degli antiestetici tralicci dell’alta tensione abbruttiscono il territorio di San Fili e forse recano anche problemi alla popolazione residente. Il tutto, sembrerebbe, tra l’altro con un tracciato cambiato a tavolino (i tralicci dovevano passare infatti in un primo tempo in ben altro territorio) grazie anche a qualche Amministratore comunale sanfilese compiacente (o deficiente? ... mi auguro, personalmente, compiacente! … non voglio pensare di avere gente deficiente ad amministrarmi). E senza per giunta, sembrerebbe, tutte le relative nuove autorizzazioni previste (vedasi il caso della VIA) a seguito di variazione del tracciato.
Intendiamoci, San Fili e i Sanfilesi (domanda: quali Sanfilesi?) in cambio della fregatura ottenuta dalla  Terna Spa e dalla vicina città di Rende (dove in un primo tempo avrebbe dovuto passare gran parte del tracciato segnato dai tralicci dell’alta tensione) ha avuto un bel gruzzoletto di euro (un milione e mezzo?) da destinare ad opere pubbliche e a migliorie per i cittadini residenti.
Domanda: quanti erano i soldi che la Terna ha messo a disposizione del Comune di San Fili e dei cittadini Sanfilesi e come sono stati utilizzati - ripartiti - tali soldi?
Domanda: è vero che solo il cinquanta per cento della succitata somma veniva messa a disposizione del Comune di San Fili e che il restante cinquanta per cento sarebbe stato erogato solo a rendicondazione del primo cinquanta per cento?
Diciamo la verità: i misteri sanfilesi (non solo quelli legati a storie di presenze sovrannaturali tipo la Fantastica) si infittiscono sempre di più.
… ovviamente parlo per sentito dire (voci volutamente messe in circolazione ad arte anche e soprattutto da Amministratori comunali o da soggetti vicini a Consiglieri e Assessori del Comune di San Fili negli anni addietro) e mi piacerebbe che qualcuno, opportunamente documentato (non solo di dicerie), mi desse ragguagli in merito.
Intanto la gente continua a morire, anche e soprattutto a San Fili, di… mali brutti.
… ma forse il tutto è dovuto a ben altro che ai problemi legati alla bassa ed all’alta tensione. I mali brutti infatti possono comparire anche per problemi di tipo ereditario e magari per… autosuggestione.
Comunque… parliamone, non limitiamoci a dire “poverino, aveva appena cinquant’anni!”, quel “poverino”, dopotutto, potrei, con sommo piacere i qualcuno, essere anche io… e non mi va, a quel qualcuno, di dagli questo piacere (anche se, l’ammetto, non mi dispiacerebbe il contrario).
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... continua (se alcuni "amici" non mi tappano prima la bocca).
... sopra, a sinistra, foto del traliccio in prossimità de "l'uort'i griddri".
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.

mercoledì 25 agosto 2010

A San Fili c’è un problema di eternit? ... di inquinamento ambientale? (parte terza).

Chiarito il dilemma sulla potabilità dell’acqua che scorre nella rete idrica di San Fili (acqua che, in base alle ultime analisi - quelle effettuate nel mese di agosto 2010 e messemi a disposizione tramite l’amico Consigliere comunale Vittorio Agostino -, è decisamente buona da bere) restano in ogni casi gli altri dilemmi sull’inquinamento ambientale plurigenere (se c’è, e personalmente sono più che convinto che ci sia) presente a San Fili.
A scanso d’equivoci tengo a sottolineare che il discorso “inquinamento ambientale plurigenere” non è un discorso esclusivamente di San Fili ma di buona parte dei Comuni della provincia di Cosenza per non dire dell’intero Meridione d’Italia.
Dopotutto, per rimetterla un po’ sul tragico, qualche anno addietro anche alcuni Amministratori della vicina San Vincenzo la Costa s’erano posti qualche domanda in merito al decesso prematuro, ppe mali brutti, di tantissimi loro compaesani.
Ovviamente dire esattamente da cosa possa prendere origine  nu male bruttu né è semplice né rientra nelle mie capacità (non ho fatto studi in materia, ammesso e non concesso che possa affermare con convinzione d’aver mai fatto studi in qualcosa). Nu male bruttu, infatti, può essere semplicemente un problema ereditario come può essere collegato, appunto, a tantissimi fattori ambientali (a volte scatenanti e a volte che favoriscono il progredire, lo sviluppo, dello stesso).
Dal canto loro i problemi ambientali (inquinamento plurigenere) in alcuni casi possono essere evitati (appunto con interventi sul territorio o evitando, da sciocchi esseri umani, di darvi origine) mentre in altri purtroppo l’unica possibilità è… lasciare il territorio al suo giusto destino (ad esempio una zona con alta presenza di materiale radioattivo naturale).
L’inquinamento dell’acqua (delle falde acquifere), ad esempio (l’esperienza ormai a noi Sanfilesi dovrebbe averci insegnato qualcosa), nove volte su dieci è causata dall’uomo. Un esempio? … il mancato regolare controllo delle zone circostanti i punti di raccolta delle acque da immettere nella rete idrica comunale… nel rispetto delle leggi in materia.
Un acqua inquinata può creare, a lungo andare, problemi all’organismo umano? … un acqua inquinata può originare e/o sviluppare dei mali brutti? … sfido chiunque, anche gli esperti in materia, a darmi una risposta negativa.
Ma nel caso dei Sanfilesi, ovviamente con la convinzione che la mia affermazione è suffragata dalle succitate analisi chimico batteriologiche, se c’è un problema in questi giorni per la loro salute, sicuramente tale problema non deriva dalla rete idrica comunale. Ipotesi invece che non è da sottovalutare per gli anni che ci siamo lasciati alle spalle.
Detto ciò non posso non chiudere questo capitolo relativo all’inquinamento plurigenere ambientale del Comune di San Fili ponendomi (e ponendo anche a te, caro lettore) una piccola doverosa domanda (di cui sono sicuro che conosci già la risposta): è migliore l’acqua che scorre nella rete idrica sanfilese o l’acqua che compriamo ai supermercati conservata nelle bottiglie di plastica? … o l’acqua delle sorgenti naturali (controllate regolarmente?) che troviamo dislocate intorno al valico Crocetta o nel resto del territorio di San Fili e dei Comuni attigui?
… sarebbe opportuno mettere a qualche ugello (punto acqua, rubinetto) presente nelle nostre abitazioni qualche filtro particolare per migliorare la potabilità della nostra acqua? … tali filtri a lungo andare… possono essere nocivi (magari semplicemente più nocivi dell’acqua originaria) per la nostra salute?
Una rieducazione a bere l’acqua dei rubinetti (ovviamente parlo dell’acqua che scorre nella rete idrica di San Fili), oggi, possiamo considerarla legittima se non obbligatoria?
Può servire, a tale fine, affiggere regolarmente nei muri del paese le analisi dell’acqua fatte effettuare dal Comune (… mensilmente?) con i soldi dei cittadini?
A quest’ultima domanda do subito una risposta personale e riporto alcune precisazioni fattemi da alcuni Amministratori (semplici Consiglieri e/o Assessori) del Comune di San Fili. La risposta personale è… si! … oltretutto essendo un servizio pagato con i soldi dei contribuenti sanfilesi è giusto che i contribuenti sanfilesi ottengano qualche beneficio anche psicologico da questo “loro” investimento.
Le precisazioni fattemi, in via ufficiosa, da alcuni nostri delegati alla gestione della res publica sanfilese sono all’incirca di tale natura: 1) … se l’acqua è buona (n.d’a.: mi riferisco al risultato delle analisi chimico batteriologice) è inutile e costoso (n.d’a.: come se cinque fotocopie costassero migliaia di euro) duplicare le stesse ed affiggerle ai muri del paese, magari lo si potrebbe fare, ogni tre o quattro mesi, senza un’eccessiva regolarità; 2) … San Fili non solo non ha bacheche a sufficienza ma le stesse non sono poste nei punti giusti per poter affiggere anche tali comunicati (n.d’a.: allora evitiamo di sporcare i muri del paese anche con altri comunicati inutili così come viene regolarmente fatto o creiamo nuove apposite bacheche destinate appunto all’affissione di volantini formato A3, fogli 30 centimetri per 60,   o A4, fogli 15 centimetri per 30).
Infine una piccola proposta (me lo si consenta, da limitato quale sono in materia): se l’acqua di San Fili è veramente buona facciamola diventare una risorsa economica a favore della Comunità Sanfilese e non releghiamola al semplice “ruolo” di tassa (costo per i contribuenti) comunale. Facciamone un marchio doc e sfruttiamone, economicamente, le potenzialità.
Anche in questo modo (investendo intelligentemente sull’acqua) si può mirare a creare nuovi posti di lavoro (reali e non assistenzialistici) e conseguentemente mirare alla diminuzione delle tasse comunali.
Rende (futura Cosenza) vuole la nostra acqua (parte della nostra acqua)? … nessun problema, ma che inizi finalmente a dirci, in un concetto di collaborazione reale tra Comuni e territorio, cos’è disposta finalmente a darci in cambio. E che i nostri Amministratori la finiscano una volta per tutte di vendersi (e venderci) per un piatto, anche se personale, di fagioli.
… che San Fili non rispecchi in tutto e per tutto (e purtroppo finora l’ha fatto) la trama dell’opera Fontamara di Ignazio Silone (n.d’a.: semplice cultura scolastica, nessuno s’impressioni).
… anche questo è inquinamento ambientale plurigenere: la limitatezza intellettiva e moralmente sana dei nostri decennali Amministratori comunali.
Quando avranno finito di venderci (ovviamente non mi riferisco solo a coloro che governano San Fili in questi ultimi tempi… dopotutto loro sono solo il logico naturale risultato di quaranta anni di pessima gestione con sprechi ingiustificati ed occasioni perse per sempre), infatti, si renderanno conto, purtroppo troppo tardi, d’essersi stupidamente autovenduti… e per giunta a scarso prezzo (saldi tre per due? … dopo passate pure alla cassa, applicheremo un ulteriore sconto del dieci per cento a quanti sono titolari di tessera fedeltà).
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... ovviamente continua.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

lunedì 23 agosto 2010

Why I Am not Christian? … il simbolismo della croce (parte seconda).

Difficile dire che forma avesse realmente la croce su cui è stato crocifisso (?) Gesù.
La tradizione attuale vuole che abbia quattro bracci, in tanti (studiosi) però pensano che di bracci la croce su cui potrebbe essere stato crocifisso il figlio di Dio (del Dio dei Cristiani, s’intende) ne avesse invece solo tre: i due superiori e quello (più lungo) inferiore.
Siamo, di fatti, di fronte ad un Tau (T)… nella stilizzata versione greca e non ebraica. E’ l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e  come tale prende l’identico significato (simbolico) dell’Omega: esso, come ultima lettera dell’alfabeto ebraico, era una profezia dell’ultimo giorno.
Il Tau è l’Omega.
Quindi qual forma migliore potrebbe prendere una Croce se non quella di un Tau (T)?
… non meravigliamoci, quindi, se vediamo tanti uomini di fede portare appeso al collo o al cordone che cinge loro la vita non un crocefisso ma un Tau.
… la forma del Tau, oltretutto, la troviamo anche nella parte inferiore della chiave della vita degli antichi egizi (croce egizia?), ovvero dell’ankh o croce ansata.
Cristo, il figlio di Dio, era giusto, per dar compimento al suo destino, che morisse su una croce e che tale croce fosse possibilmente a forma di Tau (della profezia dell’ultimo giorno).
Uno scrittore, uno scenografo ed un regista non avrebbero potuto fare di meglio. Neanche se lo scrittore si chiamasse Dan Brown.
L’unico problema. secondo un ignorante in materia quale lo scrivente, è che l’assenza del braccio superiore fa decadere uno dei presupposti cardini delle religioni in generale e della religione cristiana in particolare: il collegamento tra il profano (braccio della croce conficcato nel terreno) ed il sacro (braccio della croce che s’innalza a lambire la volta celeste… la dimora della divinità per eccellenza).
Il Dio, nel Tau, potrebbe prendere in se parte della natura terrena degli dei dell’Olimpo.
Ma dopotutto, con Cristo, Dio non si è fatto uomo? … è la religione cristiana con il passare dei tempi… non si è eccessivamente grecizzata? … o meglio ancora, olimpicizzata?
Siamo sicuri, non cristiani (? … Why I Am not Christian?), di credere in un Dio unico? … Cristo ci ha insegnato a pregare il Padre che sta nei cieli eppure noi quando entriamo in un luogo di culto prima di ricordarci che quella è la casa di Dio… ci siamo inginocchiati davanti ai suoi tremila e più intercessori: dei, abitanti, quando non esiliati, dell’Olimpo che metteranno sempre e comunque una parola buona tra noi e Giove ed a volte prenderanno le nostre difese mettendosi contro lo stesso Giove.
Gli dei cristiani ovviamente non si chiamano dei bensì santi, non dei protettori bensì santi protettori.
Ma ritorniamo al simbolismo della croce ed in particolare al simbolismo della croce classica.
Diciamo innanzitutto che il punto focale della croce, il suo centro, altro non è che il Tempio per eccellenza.
… il centro dell’Universo.
Al centro della croce, infatti, si congiungono i quattro bracci (punti cardinali) dell’intero Creato e da tale punto parte (per i quattro punti cardinali) il messaggio divino che tiene in vita (e fa evolvere costantemente) il Creato stesso verso i punti più distanti del proprio infinito.
Est, Ovest, Nord, Sud e tutti i loro valori intermedi si incontrano nel centro della croce, il punto da cui la divinità emana la sua massima essenza: la testa del Dio fattosi Uomo.
Le croci comunque sul monte Calvario sono tre, forse a ricordarci che Dio è uno e trino? … anche il Dio fattosi Uomo?
… il tutto in un perfetto equilibrio tra bene (alla sua destra) e male (alla sua sinistra). L’uomo (Umanità) dopotutto altro non è, nel suo insieme, se non un perfetto equilibrio tra bene e male, tra perfetto ed imperfetto, tra positivo e negativo, tra maschile e femminile, tra bianco e nero, tra…
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… forse continua.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

sabato 21 agosto 2010

Why I Am not Christian? ... il simbolismo della croce.

A San Fili ancora in tanti (ovviamente con un’età superiore ai 35/40 anni) ricordano la stupenda figura (a volte mitizzata) di don Luigi Magnelli… un prete che credeva realmente (o così almeno riusciva a far trasparire nei suoi interlocutori) nella propria missione terrena.
Grazie a lui (e grazie quasi certamente grazie anche ai miei genitori… dopotutto mio padre, Salvatore, a tempo libero per oltre un cinquantennio è stato sacrestano della locale chiesa del Carmine) per buona parte della mia trascorsa vita sono stato affascinato dalla figura terrena di Crosto, il Figlio (unigenito?) di Dio.
… tutto ciò ha segnato in modo indissolubile il mio modo di concepire la vita (non solo la mia ma anche e soprattutto quella degli altri) e… mi ha portato in giro per il mondo (o quantomeno per buona parte dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo)… alla ricerca di me stesso: le terre di Israele, dell’Egitto, della Grecia, della Francia, della Giordania… sono state calpestate dai miei sacrileghi piedi in questi ultimi venti anni.
Il tutto alla ricerca di me stesso. Il tutto per riuscire alla fine a convincermi che, a buon motivo, non sono un cristiano… perché, lo si sappia bene, non basa essere battezzati e cresimati per potersi definire un cristiano.
Se così fosse, infatti, anche i preti pedofili, i preti razzisti, i preti omosessuali, i preti incestuosi (vedasi il caso di papa Borgia), i preti assassini, i preti inquisitori, i preti… sarebbero dei cristiani.
Why I Am not Christian? … è titolo di un libro (secondo me non eccessivamente ispirato) scritto dal filosofo tedesco Bertrand Russel.
Perché non sono un cristiano? … è quello che mi viene naturale chiedermi ormai da diversi anni a questa parte.
La risposta? … troppo studio… troppe letture devianti (ad iniziare dalla stessa Bibbia con i libri dell’Antico Testamento ed i libri del Nuovo Testamento).
Essere cristiani è difficilissimo, alcuni mettono in dubbio persino la cristianità di Cristo. Secondo alcuni, infatti, Cristo non era un cristiano… secondo altri Cristo non è neanche esistito.
Eppure nella storia di Cristo uomo (parliamo ovviamente dei Vangeli canonici) si trova, oltre a tantissimi paradossi, un messaggio stupendo: amatevi come io vi ho amati.
La morale dell’amore basato sull’altruismo arrivando persino a dare la vita per il nostro prossimo.

Una morale che, sembra, fosse già ampliamente conosciuta da religioni precedenti al cristianesimo.Tanti anni fa, per ritornare alla compianta, mastodontica, figura di don Luigi Magnelli, non so in quale occasione (io ero poco più di un fanciullo o forse stavo per sfiorare l’età della ragione) sentii lo stesso parlare del grande simbolismo della croce: la croce che con i suoi bracci laterali (destra e sinistra) sembra voler richiamare a se (appunto in uno stupendo immenso abbraccio) l’intera umanità (visione orizzontale dell’esistenza) e con i suoi bracci superiore ed inferiore collegare il mondo sacro (celeste) con il mondo profano (terreno)… al centro l’Uomo… vero tempio di Dio.Onestamente in quell’occasione mi chiesi: cosa significa… simbolismo in generale e simbolismo della croce in particolare? … Cristo e la croce per me fino a quel momento erano solo un qualcosa di reale, null’altro che una tragedia… la tragedia del Figlio (unigenito?) di Dio.Oggi, solo oggi, mi chiedo quanto abbia potuto influire su don Luigi Magnelli un altro grande uomo che ha vissuto tantissimi anni a San Fili: Eugen Edward Stolper, l’olandese.‎‎... non sono un cristiano (Why I Am not Christian?)... e neanche un musulmano (ad alcuni soggetti come me... basta essere). Eppure in questi giorno sto pensando tantissimo al simbolismo esoterico della croce... ai suoi quattro bracci: al sacro (verso il cielo), al profano (verso la terra), al bene ed al male (i due ladroni)... al centro: l'io!... penso ai quattro bracci della croce... al centro "l'io". Ma dopotutto JHWH (il tetragramma rappresentante il Dio unico degli Ebrei, il Padre di Cristo e dell'Umanità) non si traduce anche con "Io Sono"? ... quindi "l'io" è parte... del nome impronunciabile di Dio Creatore. All'Io (Uomo) manca di fatti il "Sono" eterno. Stato d'essere che troverà nella propria morte.
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... forse continua
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

venerdì 20 agosto 2010

L'acqua di San Fili? ... quasi sempre la migliore della provincia.

... il miracolo è successo, dopo aver lanciato il mio giustificato dubbio su questo blog in merito alla purezza dell'acqua che scorre nella rete idrica sanfilese, mi sono state recapitate dall'amico Vittorio Agostino (Consigliere comunale del Comune di San Fili) le analisi (relative appunto a tale acqua) effettuate nel mese di Agosto 2010.
Tali analisi (controllo di routine acqua potabile effettuate ai sensi del D.L.gs 31/2001 dalla Biosystem di Bisignano) fatte su un prelievo effettuato alle fontane pubbliche in data 11 Agosto 2010 ci dicono (non solo a noi Sanfilesi ma anche e soprattutto a quanti, dall'intera provincia, vengono ad "abbeverarsi" a San Fili) che l'acqua di San Fili continua ad essere una delle migliori acque del territorio di Cosenza se non dell'intera Calabria.
... per alcuni versi anche migliore di tantissime acque minerali in commercio.
Assenza di coliformi fecali (per cui batteriologicamente pura) e con una situazione chimica più che ottimale... questi in poche parole i risultati di tali analisi.
Non mi sono state consegnate solo le analisi dell'acqua che scorre dalla sorgente oligominerale Pulizia (anche se sono più che certo che si discostano ben poco dalle analisi dell'acqua che scorre nella rete idrica pubblica e quindi anche in questo caso dovremmo avere a disposizione un'acqua più che ottima) così come non mi sono state consegnate, oltre alle analisi dell'ultimo prelievo, le analisi relative agli ultimi tre o quattro prelievi. 
Sarebbe stato bello confrontare tali dati.
Sparando nel mucchio (di fatto è quello che ho sto facendo in questi ultimi tempi su questo mio blog), infatti, sono venuto a conoscenza (in via del tutto informale) che all'inizio del mese di Agosto si è presentata, non invitata, a fare le analisi dell'acqua della rete idrica di San Fili anche l'Azienda Sanitaria competente per territorio. Risultato (ovviamente dato del tutto in via informale)? ... sembra che solo su una fontana pubblica (e solo per pochi giorni) sia stata riscontrata una certa presenza di coliformi fecali.
La fontana incriminata è quella di piazza San Giovanni.
Cosa decisamente strana (in quanto non interessa l'intera rete idrica) che, se vera ed ufficiale, confermerebbe quanto affermato dalla Biosystem nelle sue varie analisi: l'acqua di San Fili è ottima.
Problema risolto? ... devo chiedere scusa a qualcuno per il creato allarmismo? ... la risposta, ad entrambe le domande, per quel che mi riguarda è... no!
Nel primo caso perché negli anni scorsi più volte (almeno quando si avvisava regolarmente, anche se a volte con qualche giorno di ritardo, la cittadinanza con comunicati di sorta) più volte si è venuti a sapere che la rete idrica sanfilese risultava inquinata e che tale inquinamento (coliformi fecali) poteva anche causare danni all'organismo umano.
Nel secondo caso... per quel che mi riguarda a creare l'allarmismo (in questo caso) di fatto è stata, e continua ad essere, proprio quest'Amministrazione comunale con il suo ormai proverbiale silenzio. 
Se quest'Amministrazione comunale  infatti si decidesse a parlare di più con i cittadini... sicuramente ai cittadini intelligenti non nascerebbero in testa alcuni atroci dubbi e sospetti.
... i cittadini sanfilesi sarebbero sicuramente contenti anche di vedere i propri Amministratori bere, in occasione di convegni, dibattiti ed altri incontri pubblici, acqua prelevata dalla rete idrica comunale... e non acquistata nei bar del paese.
Se ho ben capito (notizia sempre in via del tutto informale, s'intende) le analisi alla rete idrica sanfilese (fontane pubbliche) vengono fatte una volta al mese.
Domanda: perché i Sanfilesi, visto che pagano tale servizio, una volta al mese non vengono regolarmente delucidati sullo stato della potabilità dell'acqua che "potrebbero" bere senza alcun timore?
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... a proposito, in questi giorni sono stati affissi per il paese alcuni volantini che pubblicizzano l'apertura (riapertura) al pubblico (pagante) della sorgente oligominerale (?) Pulizia.
Su tale punto mi sono sempre sorti dubbi in proposito: è autorizzata a norma di legge la vendita (perché di vendita si tratta) di tale acqua? ... si riscuote (e quindi si versa agli uffici competenti) l'IVA su tale servizio (vendita)? ... sono mai state fatte (e se si a quando risalgono le stesse) analisi che dimostrino che tale acqua (quella della sorgente Pulizia) sia veramente oligominerale?
Sarebbe bello, ad esempio, sapere qual'é il residuo fisso di tale acqua ed il valore (magari in gradi francesi) della durezza della stessa... e magari la comparazione dei valori con acque presenti sul mercato.
San Fili, la nostra San Fili, deve ritagliarsi un proprio spazio all'interno della nuova Cosenza... potremmo partire (puntare) benissimo da un discorso dell'acqua di qualità. Ovviamente per fare ciò dobbiamo deciderci finalmente, noi sanfilesi, a mettere finalmente una pietra sul passato (inteso come modo di pensare dei nostri pseudoeternipolitici locali... rimasti ancora ai tempi della loro giovinezza... della Spiga - 1983 /1993).
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... a proposito (ovviamente scherzando) abbiamo cercato di capire (io ed altri miei due cari amici, comodamente seduti ad un tavolo del bar Emoli: Vittorio Agostino e Mario Molinaro)  anche perché dalle analisi effettuate dall'Azienda Sanitaria di Cosenza sia risultata inquinata (presenza di coliformi fecali) solo la fontana di piazza San Giovanni. L'unica risposta plausibile è stata che qualche giorno prima proprio in quel punto si è svolta la festa dell'Unità (... democratica?), ossia la festa organizzata dagli ex Comunisti, dagli ex Pidiessini, dagli ex Diessini, dagli ex Ulivo, dagli ex Progressisti, dagli ex mancati Riformisti, dagli ex... diciamo semplicemente (per abbreviare il discorso) dal "Partito degli Ex" (ovvero del P.d.Ex).
... alla faccia della coerenza politica: hanno cambiato più casacche (non solo nel nome ma anche nel modo di pensare) gli iscritti al PCI italiano negli ultimi vent'anni di quante ne ha cambiato l'Esercito Italiano da quando è venuto alla luce... e guai a far rilevare a loro tale realtà: loro sono e restano Comunisti (e su questo devo dar loro ragione: personalmente non ho mai messo in discussione la loro intelligenza). 
... e si sa, come sono riusciti ad inquinare loro la politica italiana (per non parlare di quella della provincia di Cosenza e della Regione Calabria) negli ultimi trent'anni... non ci sarebbe riuscito nessun altro Partito. 
Se Berlusconi riesce a ricomprarsi i finiani (unica reale opposizione al PDL), infatti, grazie all'opposizione del "Partito degli Ex") sicuramente riuscirà a governare per altri mille anni e/o per altre due o trecento generazioni.
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... sopra a sinistra una foto relativa alla fontana pubblica che si trova nella villetta degli emigranti (zona "curc'e Catalanu").
... un caro abbraccio dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.

lunedì 16 agosto 2010

A San Fili c’è un problema di eternit? ... di inquinamento ambientale? (parte seconda)

… un compaesano che ha letto il mio post dal titolo "A San Fili c'è un problema di eternit? ... di inquinamento ambientale (parte prima)?" mi ha chiesto se sapevo qualcosa in merito all’inquinamento dell’acqua che i cittadini non sapessero. A questo compaesano ho risposto con un semplice “Ne so quanto te e quanto la moltitudine degli altri sanfilesi!”.
Mi ha chiesto poi questo compaesano: “Come mai allora crei allarmismo con il tuo blog?”.
A questa intelligente domanda ho risposto con un’altra non tanto intelligente domanda: “Scusa, ma tu bevi l’acqua dei rubinetti? … della rete idrica o la compri in supermercato?”.
Il compaesano non ci pensò due volte a rispondermi: “… la compro in supermercato, mica sono fesso!”.
Feci notare che la risposta, almeno alla seconda domanda postami dallo stesso (quella sul creare allarmismo tra i sanfilesi), se l’era data da solo.
Se i sanfilesi, anche quelli che non hanno dubbio sulla potabilità dell’acqua che scorre nella rete idrica comunale del nostro comune, comprano l’acqua da bere nei supermercati sparsi nelle vicine aree urbane di Rende e Cosenza… non credo di essere io a creare allarmismo in merito a questo tema bensì il silenzio della Casa comunale (i nostri Amministratori e gli Uffici preposti a tale compito di controllo) e lo stesso agire dei paesani medesimi.
Mi chiedo (me lo si permetta) l’acqua che scorre nella rete idrica del Comune di San Fili, oggi, è inquinata?
E’ da tempo infatti che non vediamo esposte ai muri del paese le analisi relative alle varie fontane dislocate lungo i corsi XX Settembre (centro abitato di San Fili) e Giuseppe Miniaci (centro abitato della frazione Bucita).
Da quanto tempo non vengono fatte tale analisi? … e/o se fatte regolarmente come mai da più anni a questa parte non vengono rese pubbliche (con opportuna informazione mediante affissione sui muri, incivili bacheche, del paese)?
Fino a qualche anno addietro, infatti, i bollettini di guerra, su questo campo, erano a dir poco settimanali. Possibile che sia successo un miracolo e che la nostra acqua, al pari di quelle di tanti santuari sparsi per il mondo, sia diventata eternamente pura? … e magari anche miracolosa?
… non che ciò mi dispiaccia, intendiamoci, ma sarebbe un punto a favore della nostra comunità, un punto di ripartenza e di rilancio del nostro territorio. Dopotutto l’acqua pura (?) e decisamente … eternamente potabile, assieme alle magare e ai gelati artigianali di Cenzino Passatelli, è ciò che ci invidia, a noi Sanfilesi, l’intera provincia cosentina.
Personalmente (ormai dal lontano 1989 - periodo in cui lavorai per quasi un anno all’interno dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Fili e ciò mi permise di apprezzare la solerzia con cui venivano divulgate certe informazioni… per la salvaguardia della salute pubblica) e ormai da circa venti anni che, nel dubbio, anch’io, come quel mio succitato compaesano, preferisco acquistare l’acqua da bere presso i supermercati della provincia.
… inutile dire che comunque un dubbio m’assale: poiché gli studiosi dicono che l’acqua distribuita nelle bottiglie di plastica contiene sostanze nocive spesso dovute proprio ai loro recipienti, a lungo andare… ci saranno problemi per la mia salute?
… meglio i coliformi fecali (trovati in altri tempi nell’acqua che scorre all’interno della rete idrica comunale) o il cloro immessovi per disinfettare la stessa… o l’avvelenamento dovuto alla plastica ed al progresso?
... possono, in ogni caso, le due succitate situazioni (cloro e coliformi fecali nonché sostanze tossiche scaturite dalla plastica) essere state ed essere tuttora causa di alcuni tipi di “mali brutti” che hanno colpito alcuni soggetti della Comunità Sanfilese?
Solo partendo dalla chiarezza (trasparenza nell’informazione) possiamo provare a risollevare le sorti della nostra cittadina (villaggio?)… anche dalla chiarezza dell’acqua che beviamo e che facciamo bere a quanti, fiduciosi nel nostro marchio di qualità (e l’acqua di San Fili è sempre stata, almeno ufficialmente, legata ad un marchio di qualità nella credenza popolare) vengono da più parti della provincia a dissetarsi ai nostri rubinetti. Ai rubinetti delle storiche fontane (abbiveratoji) di San Fili.
Da parte mia, se me ne si darà l’opportunità (corredata almeno da copia delle ultime quattro o cinque analisi fatte fare all’acqua che scorre nella rete idrica sanfilese) sarò sempre pronto a smentire quanto testé da me scritto… anche nel mio interesse.
Sarò felice di pubblicare anche le analisi della “sorgente” (oligominerale?) “pulizia” ovviamente le stesse confrontate con quelle delle analisi chimiche dell’acqua che scorre nella rete idrica principale e possibilmente effettuate in questi ultimi tempi e non nel lontano 1980.
… aspetto che qualcuno (Uffici o soggetti preposti a risollevare le sorti del nostro paese), sentendosi colpito da questo post, mi metta a disposizione il materiale necessario a smentirmi.
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... sopra a sinistra: 1974, fontana pubblica in piazza San Giovanni a San Fili (raccolta foto Ciccio Cirillo).
… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

venerdì 13 agosto 2010

A San Fili c’è un problema di eternit? ... di inquinamento ambientale? (parte prima).

Negli ultimi anni a San Fili si sono verificati una serie di decessi (che hanno interessato tra l’altro persone giovani e/o relativamente giovani) vittime “de nu male bruttu” (avrebbero detto i nostri avi)... di un tumore o di una malattia difficilmente spiegabile (diciamo oggi noi).
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Premetto, a scanso d’equivoci, che con la dicitura “ultimi anni” intendo un periodo compreso tra i quindici e i venti anni… e non l’ultimo lustro. Tale precisazione è dovuta anche e soprattutto al fatto che ogni qualvolta parlo (o si parla) di un problema legato alla Comunità Sanfilese, sempre più spesso chi si appresta a leggere il mio pensiero… ipotizza che lo scrivente voglia colpire questa o quell’altra Amministrazione.
Niente di più falso ed errato: chi scrive, infatti, tiene sempre a sottolineare, oltretutto, che se c’è qualcosa di ingiustificabile in chi ci amministra… ciò è solo la logica conseguenza di chi gli ha passato, come in una corsa a staffetta, il testimone. Un testimone che a furia d’essere passato (a San Fili) è ormai decisamente diventato, lo sappiamo bene tutti i Sanfilesi moralmente onesti (e lo sanno bene, per forza di cose, i detentori), sporco, logoro e… pericoloso.
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… ma ritorniamo al tema portante di questo (interessante? … non sta a me stabilirlo!) post.
Negli ultimi anni, dicevo, a San Fili si sono verificati una serie di decessi (che hanno interessato tra l’altro persone giovani e/o relativamente giovani) vittime “de nu male bruttu”.
Compaesani decisamente giovani, passati a miglior vita in un’età compresa tra i 50 e i settanta anni… un’età decisamente adolescenziale se si pensa che il nostro premier (sua maestà Silvio Berlusconi I re dell’Italia disunita) ha detto che le aspettative (per la serie “… aspetta e spera”) di vita di noi italiani sono aumentate di molto negli ultimi decenni e che si pensa che fra non molto, almeno noi italiani (specie se iscritti, e/o simpatizzanti,al PDL… al Partito Della Libertà) potremo anche mirare vivere fino a 150 anni.
A San Fili, paese decisamente a maggioranza di sinistra (malgrado quello che continuano ad affermare alcuni compaesani “cuorvi, piche e carcarazzi”), purtroppo (e forse proprio per questo) ce ne strafreghiamo di rispettare, almeno su questo campo, le medie nazionali e continuiamo a chiedere un passaggio a Caronte (sull’altra sponda dello Stige) quando ancora non abbiamo imparato a camminare con le nostre gambe.
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Scherzi dialettici a parte il problema… è reale. Resta quindi, essendo appunto reale il problema, da trovare una causa (motivo) reale (e possibilmente una soluzione) a ciò che ha potuto dar vita al tutto.
Sicuramente siamo, anche nel caso di San Fili come nel caso dei paesi a noi confinanti (dove dopotutto tale problema è anche presente e forse anche in modo più accentuato che a San Fili), di fronte ad un discorso d’inquinamento ambientale.
Inquinamento causato sicuramente da diversi fattori (naturali e non) e quindi di difficile esatta individuazione. In parte risolvibile (se solo lo si vorrebbe) ed in parte… dio (il dio progresso) ce l’ha dato ed ora ce lo teniamo caro caro.
A San Fili possiamo benissimo individuare un inquinamento dovuto ad un’eccessiva presenza di cavi elettromagnetici (il nostro paese è ormai diventato una enorme bobina elettrica) senza comunque sottovalutare il fatto che non solo l’esterno ma anche l’interno delle nostre abitazioni altro non è che una enorme bobina elettrica.
Tutto intorno a noi ormai è elettricità, è… progresso. Ed al progresso (alle comodità) è impossibile rinunciare.
Notevole è anche l’inquinamento dovuto ai campi radio creati intorno al nostro abitato sia a causa di emittenti televisive locali (non mi si dica che non creano problemi) che alla presenza, a ridosso del centro abitato medesimo, di ripetitori di compagnie telefoniche a carattere nazionale.
C’è poi un inquinamento quasi regolare (se non regolare) presente nella nostra rete idrica.
Non ci credete? … non ci credo neanche io (dopotutto sono anni ormai che nessuno affigge sui muri del paese le analisi dell’acqua che scorre dalle nostre fontane)! … e se nessuno (amministratori e/o funzionari del Comune) ci comunica più che l’acqua della nostra rete idrica è inquinata, non può che non essere inquinata (anche se io nel dubbio/certezza continuo a bere l’acqua, forse non migliore di quella che nasce dalle sorgenti presenti nelle nostre montagne. che acquisto nei supermercati della zona).
Questo e tant’altro può, non dico che lo sia (preferisco fare delle supposizioni) essere causa di quanto sta accadendo a San Fili da un ventennio a questa parte.
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… e poi… vogliamo parlare della presenza (anche questa eccessiva e tra l’altro in zone “strategiche”) di eternit a San Fili? … ovviamente chiedendoci: ma l’eternit, è davvero pericoloso per la salute delle persone?
… perché se è davvero pericoloso (ossia se veramente può causare “mali brutti”), diciamocelo chiaramente, non è da scemi far finta che a San Fili non ce ne sia in circolazione?
Come mai di questi problemi nessuna forza politica locale sanfilese affronta realmente questo problema?
… incapacità a fare un discorso decente, innovativo e costruttivo o semplice interesse a coprire qualcosa o qualcuno?
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… un caro abbraccio dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

sabato 7 agosto 2010

Quando a San Fili cade un principe ovvero chiangiti piche e lacrimati cuorvi.

Ci crederete mai? …a San Fili quando finisce una campagna elettorale (comunale o provinciale che sia) se il vincitore ha preso 900 voti… sotto il suo palco si ritrovano, a complimentarsi per la stupenda vittoria (e ad assicurarlo del loro appoggio) di Tizio, Caio o Sempronio (ossia del nuovo principe) almeno 1500 paesani… se non tutto, o quasi, l’intero corpo elettorale comunale.
Ci manca poco, in poche parole, che a votare il vincitore ci sia stato anche il capolista della lista avversaria.
Tutto cambia nel momento in cui il principe, per una qualsivoglia vicissitudine della vita, perde il proprio potere o semplicemente vede (… qualcuno lo vede) traballare il proprio trono. I motivi possono essere tanti: magari è andato semplicemente in pensione (lasciando un posto di lavoro da cui scaturiva il proprio potere), magari una brutta malattia l’ha costretto a vita privata, magari… qualcuno (ovviamente più potente e su certi aspetti più esperto di lui) ha deciso che non c’era più spazio per lui nel mondo della politica provinciale e regionale.
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Chiangiti cuorvi lacrimati piche,
vestitivi de luttu carcarazzi,
ch’è muortu lu padrune de li surchi,
chi cuvernava tutti s’aceddrazzi.
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Piangete corvi lacrimate piche (n.d’a.: gazza ladra), vestitevi di lutto carcarazzi (n.d’a: corvo, persona dalla voce stridula), ch’è morto il padrone dei solchi (n.d’a.: il contadino che seminando favorisce gli uccelli parassiti), che dava (n.d’a.: appunto col suo lavoro) da mangiare tutti questi “neri” inutili uccelli (esseri incapaci di provvedere da soli al proprio sostentamento e perciò costretti da un amaro destino a sfruttare il lavoro degli altri).
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Onestamente non so’ chi abbia scritto per primo questa strofa (Chiangiti piche…) né so se la stessa faccia o meno parte di un’opera più completa. Quello che so’ è che questa strofa ritorna in auge (a San Fili) quando cade o si pensa sia caduto “un capo, un reagente, un… uomo”.
Nei miei cinquant’anni ho visto cadere a San Fili (politicamente parlando) almeno due, forse tre, capi. Esseri questi (con i loro pregi e difetti) sicuramente reagenti, forse (in più d’una occasione) vili e vendicativi, forse moralmente disonesti… ma decisamente uomini.
Catalizzatori delle umane debolezze di cui sono succubi tantissimi nostri conoscenti.
Tra questi stupendi (? … mi si permetta il punto interrogativo) soggetti non posso fare a meno di mettere il grande Alfonso Rinaldi e, perché no?, l’avv. Luigi Bruno… entrambi disastrosamente sindaci, per diversi anni, della nostra malgrado tutto stupenda cittadina: San Fili.
Entrambi (l’uno passato a miglior vita e l’altro che sta vivendo, in questi ultimi tempi, un tipo di vita che sicuramente non è augurabile neanche al proprio peggior nemico) comunque possono essere accomunati nei succitati versi.
Inutile dire che la loro parte, ovviamente, nella commedia della vita paesana, era quella del… padrone del solco: quando sei al potere tantissimi (cuorvi, piche e carcarazzi) sono lesti a farti monumenti e a stendere tappeti al tuo passare… quando sei al potere.
Onore, avrebbe detto Machiavelli, al principe di turno. Specie se il principe non sa discernere tra amici e nemici, tra buoni e cattivi consiglieri, tra ruffiani opportunisti e gente moralmente onesta e leale.
… quando il principe cade, si sappia (lo sappia almeno il principe), cade sempre da solo.
… i propri fidati valletti (cuorvi, piche e carcarazzi) sono corsi a cercarsi un altro principe da onorare. La tavola imbandita dal nuovo principe non può restare senza commensali e i commensali devono essere gente esperta, gente che sa cibarsi della semenza gettata dal padrone dei solchi (così come si getta il sale in un celebre rito di “foremaluocchiu”) alle proprie spalle.
Perché questo post? … perché ho la vaga impressione che parte dei valletti (cuorvi, piche e carcarazzi) del principe reggente di San Fili (mi riferisco all’amico dottor Ottorino Zuccarelli) stiano già guardandosi intorno per vedere se c’è qualche altro pretendente (ovviamente alla corona di primo cittadino del nostro paese) in circolazione.
… vergogna! … in una sola parola: vergogna!
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Chiangiti cuorvi lacrimati piche,
vestitivi de luttu carcarazzi,
ch’è muortu lu padrune de li surchi,
chi cuvernava tutti s’aceddrazzi.
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Gente abituata a vincere anche quando perde a differenza di tanti altri, onesti (perché gente onesta, moralmente onesta, e riconoscente ce n’è tantissima anche a San Fili), abituati a perdere anche quando vincono… per il bene della Comunità Sanfilese e per il roseo futuro (sempre promesso e mai mantenuto) della nostra cittadina.
Gente che, oggi più che mai, sembra ritrovarsi perfettamente nel detto “… vonnu spinna’ a gaddrina quannu ancora a gaddrina è viva… ‘a vonnu fa’ more de vivienza”!
Sarebbe intelligente non iniziare a spennare la gallina quando si è certi che la gallina ancora non è morta. purtroppo a tanti, gente senza cuore e senza un briciolo d'umanità, di questo principio non gliene frega un bel cavolo. Personalmente spero che se la gallina riesce a scappare dalla morsa della bestia... si rifiuti in futuro di deporre le uova.
La gente ingrata resta gente ingrata... specie quando china la testa davanti ad un nuovo o ad un ritrovato padrone.
Strano ma vero, parlando con alcuni amici lungo corso XX Settembre ho avuto la vaga impressione che qualcuno già inizi a pensare al dopo dottor Ottorino Zuccarelli e la parte peggiore di questa triste stupida vicenda è che tali supposizioni vengano anche e soprattutto da gente vicinissima all’amico dottor Ottorino Zuccarelli… gente che deve tantissimo al dottor Ottorino Zuccarelli… all’amico compaesano (onesto e sempre disponibile, un principe… un servo della Comunità Sanfilese) dottor Ottorino Zuccarelli.
Diciamo la verità, è forse è proprio questo che fa male più alla gente per bene (ed a San Fili ce n’è tantissima… sicuramente la maggioranza silenziosa che aspetta, da secoli - forse da quando è stata posata la prima pietra della prima casa del paese -, un futuro migliore): i cuorvi, ‘e piche ed i carcarazzi paesani non solo non sanno piangere ma non conoscono neanche il colore nero e quindi non si vestiranno mai di lutto… malgrado la stupenda anonima strofa. Anche se, a dar ragione ad un mio caro (?) amico questa situazione non è un classico di San Fili ma è un qualcosa (un modo d’essere) che accomuna i Sanfilesi a tutte le piccole comunità… della provincia di Cosenza, della regione Calabria, della nazione Italia, del continente Europa… in una sola parola, del mondo!
I cuorvi, e piche e i carcarazzi santufilisi l’unica cosa che conoscono bene… è la cenere da mettersi sulla testa nel momento in cui, alla fine d’una campagna elettorale comunale o provinciale, il loro candidato di ferro subisce una sonora batosta.
Da non credere: eccoli, il giorno della festa della vittoria del candidato avversario, sotto il palco di quest’ultimo, il capo ovviamente coperto di cenere, a cercare di convincere lo stesso che la campagna elettorale è solo un gioco e che di fatto siamo tutti solo una grande famiglia, una vera famiglia (grazie proprio a questi soggetti) di m***a!
… il principe (neo-eletto o ri-eletto) è felice e dice loro di non preoccuparsi.
Strano ma vero, hanno vinto anche stavolta!
… anche stavolta, chi neanche un paio di mesi addietro (per non dire qualche giorno prima che un macigno, un vero e proprio fulmine a ciel sereno, si abbattesse sulla testa dell’amico dottor Ottorino Zuccarelli) col capo cosparso di cenere s’era andato a  prostrare ai piedi del riconfermato principe… oggi riprende le distanze dal principe stesso e rientra nelle fila, ricompattate, del fronte avversario.
... personalmente sono sicuro che il principe è più vivo che mai… deve solo aver la pazienza di attendere… la storia gli darà certamente ragione… e mi auguro vivamente, in quell’occasione, che i cuorvi, le piche e i carcarazzi santufilisi ritrovino nel loro intimo un minimo di dignità personale e spariscano per sempre dalla vita pubblica del nostro paese… stupida personale illusione.
Alla fine, diciamo la verità, anche Cesare Borgia, il Principe per eccellenza, è caduto… ma sicuramente non sono caduti i suoi tirapiedi, i suoi…  cuorvi, piche e carcarazzi (questi non cadono mai e se cadono… cadono in piedi).
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A proposito, una farfallina (non so’ quanto effettivamente informata e soprattutto da chi) mi ha detto che in questi ultimi tempi due ex amministratori del Comune di San Fili hanno subito una sentenza di condanna per il loro operato nello svolgimento delle proprie funzioni amministrative. Strano che nessuno parli di ciò in paese (ossia lungo corso XX Settembre). Ma forse la farfalla spiffereddra questa volta si è sbagliata.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.